venerdì 23 novembre 2007

“Non ritiro le dimissioni”

Vico Equense - E’ iniziato il conto alla rovescia. Nulla trapela. Il cellulare di Gennaro Cinque squilla a vuoto. Nel testo della lettera protocollata, oltre le generalità anagrafiche, si dichiara che «il sottoscritto rassegna le proprie dimissioni dalla carica di sindaco». Un fulmine a ciel sereno che ha spiazzato tutti. Per saperne di più bisognerà attendere il consiglio comunale fissato per il 29 novembre. Preso atto delle dimissioni è iniziato un piccolo «giallo» sulle loro modalità amministrative. Dopo colloqui con la Prefettura su iniziativa di Antonio Cioffi, presidente del consiglio comunale, è stata scritta da quest’ultimo una lettera a tutti i consiglieri informandoli così della decisione del sindaco. Il Presidente del Consiglio comunale spiega di aver «provveduto in veste istituzionale a comunicare a tutti i componenti dell’assemblea civica le dimissioni del sindaco, ora spero vivamente che alla città sia risparmiato un altro periodo di commissariamento e che il sindaco possa ritornare sui suoi passi così da permettere il completamento della legislatura». La decisione del primo cittadino giunge dopo un anno e mezzo alla guida della città con l’appoggio di una maggioranza bulgara di centro destra. Il vicesindaco Giuseppe Dilengite, esponente dell’Udc, getta acqua sul fuoco. «Siamo solidali con il sindaco. Il suo è un segnale forte che rappresenta un invito a tutti i suoi collaboratori per indurli ad essere più vicini all’amministrazione. Non c’è nessun problema di tenuta della maggioranza, pertanto, invito il primo cittadino a ritornare, forte dell’appoggio politico e gestionale di tutta la giunta e della maggioranza». Anche l’opposizione sembra spiazzata dalle dimissioni lo conferma Marianna De Martino (foto) Pd. «Non sono a conoscenza di un malessere politico così profondo da portare a dimissioni che mi giungono inaspettate. Credo che si tratti – continua l’esponente di centro sinistra – di una azione dimostrativa verso la maggioranza che poi rientrerà, dando al sindaco maggiore libertà d’azione. Tutto ciò a meno che la decisione non sia dettata da altre problematiche che al momento ignoro».

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