venerdì 29 febbraio 2008

Caso Campania

A Roma sbarca il caso-Campania. Iannuzzi, Franceschini e Bettini hanno un primo approccio con le proposte di nomi e con i criteri per la selezione, nell'obiettivo di giungere domenica alla composizione delle liste. Si ragiona sugli uscenti, sulla possibilità di deroghe (probabile per Franca Chiaromonte, un pò meno ma sempre in piedi per Umberto Ranieri), sulla quota consistente da assicurare a giovani e donne.Intanto, le indiscrezioni continuano a circolare. Nella quota nazionale che Roma si riserverebbe, insieme all'ex direttore del Mattino Paolo Gambescia e il prefetto Achille Serra (che però potrebbe correre in Toscana), figurano altri nomi: Raffaele Ranucci, ex assessore della Regione Lazio e amministratore delegato di Trambus, Raffaele Calabro, docente universitario ed ex assessore della giunta Rastrelli, e l'armatrice Maria Grazia Bottiglieri. A livello locale invece si registra prendere quota la candidatura di Emilio Montemarano, il figlio dell'assessore regionale alla Sanità eletto in Consiglio comunale a Napoli con 7mila voti, secondo solo a Silvio Berlusconi. Un consenso elettorale che farebbe superare le resistenze di chi ricorda le difficoltà della gestione della Sanità. C'è da segnalare inoltre un caso-Carloni. Rispetto all'ipotesi che voleva la senatrice uscente Annamaria Carloni in corsa in Emilia Romagna, la diretta interessata smentisce: «A me nessuno ha detto niente, ma mi pare una cosa molto stravagante». In sintesi, ecco alcuni dei nomi proposti per Campania 1 e Senato da Napoli: Teresa Armato, Nicola Tremante, Michele Gravano, Enrico Cardillo, Angela Cortese, Tino Santangelo, Luisa Bossa, Massimiliano Manfredi, Federico Rossi, Eugenio Mazzarella, Anna Rea, Peppe Russo, Enzo Maria Ruggiero, Marco Rossi Doria, Domenico Tuccillo, Salvatore Piccolo, Leonardo Impegno, Gaetano Bocchetti e Geremia Gaudino.

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