mercoledì 27 febbraio 2008

Guai giudiziari per Sergio De Gregorio

Il senatore ex Italia dei valori e poi fondatore del partito Italiani nel mondo, cioè passato dal centrosinistra al centrodestra, risulta iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma per il reato di corruzione. L’iscrizione (che, si specifica, è un atto dovuto) è stata fatta dopo l’arrivo nella Capitale del fascicolo inviato da Napoli su un presunto contratto tra De Gregorio e Silvio Berlusconi. Un contratto che definiva una serie di finanziamenti per il passaggio di campo del senatore. A firmare l’atto, stipulato nel maggio scorso, non fu Silvio Berlusconi, ma un altro parlamentare di Forza Italia che la procura di Napoli, prima di inviare gli atti a quella di Roma, non ha però iscritto sul registro degli indagati. I pm capitolini stanno ora valutando la sussistenza della competenza territoriale e qualora non ci fosse, il fascicolo potrebbe essere rimandato a Napoli. Il mandato parlamentare non pone vincoli di appartenenza ad uno schieramento, ma da intercettazioni sarebbe emerso che nel contratto «De Gregorio-Forza Italia» vi sarebbe un impegno al finanziamento del nuovo movimento in cambio dei voti contrari al governo e fino alla caduta dell’esecutivo guidato da Romano Prodi. Tutto questo emergerebbe da telefonate in cui, casualmente, è stata intercettata anche la voce di Berlusconi e da un fax indirizzato a De Gregorio. «Veleni indirizzati ad arte per indebolire la posizione politica di questo o quel parlamentare». Così si difende il senatore De Gregorio.

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