sabato 23 febbraio 2008

Mai più

San Giorgio a Cremano - Le stanze del piano nobile di villa Bruno da ieri mattina sono vuote: Alfredo Cozzolino ha portato via tutti i cimeli della vita e della carriera del suo amico del cuore, Massimo Troisi, giurando che «mai più il Comune avrà l'onore di ospitarli». Così la città natale dell’attore è ora senza una mostra che lo ricordi attraverso le locandine dei film, i copioni teatrali scritti di suo pugno, gli abiti di scena indossati in alcuni degli sketch più famosi della storia della televisione italiana. Il comodato d'uso dei cimeli, siglato da Cozzolino a vantaggio del Comune alcuni anni fa, era scaduto lo scorso 31 dicembre. Cozzolino ed alcuni collaboratori hanno inventariato tutti beni, con l'ausilio di due funzionari comunali, poi hanno caricato tutto in un furgone. Niente più vestito e scarpe del «Minollo», niente più ciak di «No grazie, il caffè mi rende nervoso» regalato da Lello Arena che con Enzo De Caro e Troisi costituivano La Smorfia, niente più locandine che promuovono gli spettacoli del gruppo e che risalgono a trent'anni fa. A villa Bruno, in un angolino buio, resta solo la bicicletta utilizzata da Troisi nel corso delle riprese della sua opera più famosa, «Il Postino», acquistata dall'amministrazione comunale a un'asta di beneficenza: da oggi è un «pezzo unico» e per giunta neppure visitabile dai cittadini e dai fan di Massimo, visto che per accedere alla dimora settecentesca è necessario ottenere una apposita autorizzazione.

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