mercoledì 27 febbraio 2008

Sono democratico, perciò non decido …

Penisola Sorrentina - Poiché non c’è stato tempo ”per vere e proprie primarie”, i dirigenti del Pd ci hanno assicurato che le liste per la Camera e il Senato ”non saranno decise nel chiuso di una stanza, come faranno gli altri partiti”, ma che ci sarebbe stata una “consultazione”. Non è andata così. Il tempo c'era. Caro Veltroni la democrazia non funziona così. L'abolizione delle preferenze, credo, abbia contribuito ad abbassare la qualità e l'efficienza degli organi parlamentari e quindi acuito la crisi di fiducia fra cittadini, politica e istituzioni. Segnali d'insofferenza si colgono un po' dovunque: sui blog, sulle rubriche dei quotidiani, nelle discussioni di strada. In mancanza di preferenze, la gente chiede lo svolgimento delle primarie per scegliere democraticamente le testate di lista per Camera e Senato. Insomma, un modo per far partecipare, anche solo un poco, gli elettori alla scelta delle candidature andava trovato. E' curioso notare che il Pd della Penisola Sorrentina, un territorio che conta circa settantamila abitanti, dove la rete dei Circoli è ancora molto indietro, dove le strutture del vecchio ceto politico si sono subito riorganizzate e riciclate, ha un candidato. Tuttavia un problema c'è. Inutile far finta di non vederlo. Chi decide?

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