giovedì 25 settembre 2008

Strage di animali, avvelenato il rivo Lavinola

Meta - Decine di carcasse tra tortore e piccioni in putrefazione, una dozzina di topi morti, sette cani avvelenati e già seppelliti, il tutto arricchito da un nutrito fascicolo di denunce da tempo inoltrate alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, in provincia di Napoli in Campania, con interventi di carabinieri e medici dell´azienda sanitaria locale. Il rivo Lavinola fa ancora tristemente parlare di sé, nonostante la chiusura di questa estate della spiaggia del Purgatorio nelle cui acque si riversano i flussi delle sorgenti che attraversano il vallone Lavinola e con indagini da parte dei militari dell´Arma che hanno evidenziato nelle falde acquifere un tasso di inquinamento alle stelle con grandi rischi di infezione. Ad intervenire all´interno del vallone al di sotto del Ponte Orazio tra i comuni di Meta e Piano di Sorrento è stato ieri mattina Claudio d´Esposito, presidente del wwf sezione penisola sorrentina, in seguito alla telefonata di una persona che segnalava nelle acque del rivo decine di carcasse di animali avvelenati da una mano ignota. L´ispezione ed i successivi rilievi fotografici hanno confermato lungo un tragitto visibile di circa 300 metri la presenza di numerosi cadaveri di piccioni, tortore e topi che giacevano nelle acque e sulle sponde del rivo Lavinola mentre nelle vicinanze, disseminati tra erbacce, terreno e strisce di sangue ancora fresco, sono stati rinvenuti semi di girasole infetti, probabilmente avvelenati dalla stessa persona che ha avuto interesse a praticare la strage di animali. Anche l´acqua contenuta in alcune ciotole presentava un sinistro colore tra il blu ed il violaceo. L´esposto del wwf presso gli uffici dell´Asl Na 5 è stato immediato, denunciando di fatto l´ennesimo avvelenamento di un rivo che attraversa un intero e chilometrico vallone sottoposto a rigidi vincoli ambientali e paesaggistici, con il serio rischio del propagarsi di malattie infettive ed epidemiche come aviaria ed altro. L´intero sito è inoltre da anni oggetto anche di una serie di impressionanti abusi edilizi. Il 23 agosto scorso proprio i carabinieri avevano denunciato per danno ambientale un 45enne che all´interno del Ponte Orazio stava facendo di tutto, inquinando il rivo con liquami provenienti da stalle abusivamente realizzate ed adibite al ricovero di bovini e pollame. All´interno di un fondo agricolo di 1500 metri quadrati, poi sequestrato, i militari dell´Arma avevano rinvenuto anche una discarica abusiva di materiali tossici e pericolosi, tra cui rottami di auto, motorini, elettrodomestici ed una canna fumaria in eternit di 20 metri di lunghezza. Nell´ottobre del 2004, invece, lo stesso presidente del wwf Claudio d´Esposito era rimasto vittima di una aggressione da parte di un gruppo di individui, poi riconosciuti e denunciati, nel tentativo di impadronirsi di un filmato, poi finito sulla scrivania della magistratura, che ritraeva ruspe, camion ed operai che abusivamente stavano sbancando l´interno del sito ambientale. (Vincenzo Maresca Positano News)

1 commento:

Anonimo ha detto...

ed alla prima pioggia tutte le carcasse di topi, piccioni e altri animali finiranno droitti dritti in spaggia... per la gioia dei bagnanti!!

chi schif...


bye bye turisti!! gli unici che forse vedrete ancora sono i fetenti dell'interland vesuviano