giovedì 2 ottobre 2008

La fusione tra Fi e An è in fase avanzata: un modello da esportare in provincia

Sorrento - È stato uno dei primi Comuni in Italia ad avere il gruppo unico del Popolo della Libertà in Consiglio comunale. Ora Sorrento si avvia anche ad essere tra i primi che vedranno la nascita del partito unitario del Pdl. I consigli direttivi di Forza Italia ed Alleanza Nazionale, con le riunioni del 18 e 19 settembre scorsi, hanno dato mandato ai coordinatori cittadini, rispettivamente Giuseppe Stinga e Massimo Coppola, di attivare le procedure per la fusione dei due partiti in base alle disposizioni impartite dai responsabili nazionali. Nei prossimi giorni verrà convocato un consiglio direttivo unitario che dovrà approvare ufficialmente la confluenza di Fi ed An nel Pdl. «A questo punto – spiega Giuseppe Stinga – il partito unico a Sorrento sarà una realtà». I prossimi passaggi prevedono il tesseramento e la convocazione di un’assemblea per la nomina del nuovo direttivo del Popolo delle Libertà. Per queste operazioni si attende soltanto il via libera da Roma che arriverà dopo il varo dello statuto nazionale del nuovo partito. A Sorrento il Popolo della Libertà, dopo la ratifica della creazione del gruppo unico avvenuta nel corso della seduta del 27 marzo scorso, conta 12 consiglieri comunali su 20 ai quali bisogna aggiungere il sindaco Marco Fiorentino. Inoltre nel gruppo consiliare sono confluiti, oltre ai consiglieri di Fi ed An, anche quelli di 2 liste civiche, Sorrento casa della Libertà e Sorrento Domani e di un gruppo indipendente formato da eletti in Forza Italia. Nella vicina Castellammare, invece, è ancora in alto mare il processo di fusione tra le diverse anime destinate a confluire nel Partito delle Libertà. A pochi mesi dalla nascita del nuovo partito unico di centrodestra, nella città delle acque non è stato ancora avviata la fase di confronto tra gli esponenti di Forza Italia, An e Circoli delle Libertà. Nonostante i vertici provinciali di Fi e An abbiano indicato in Pio Cuomo il commissario cittadino del partito, a palazzo Farnese gli esponenti consiliari non riconoscono la legittimità del ruolo. «Ad oggi non mi è arrivata alcuna comunicazione – spiega Ida Scarpato, consigliera comunale di An - purtroppo c’è ancora difficoltà di coordinamento, mancano ancora le regole, a cui stiamo lavorando a livello provinciale». Un lavoro che gli esponenti di centrodestra, Fi, An e Cdl, auspicano di avviare entro i prossimi mesi. «Manca il raccordo tra le varie anime proprio perché non ci sono norme statutarie – aggiunge la Scarpato – non c’è dialogo in questo momento. Tra consiglieri comunali ci muoviamo all’unisono, attraverso le strutture locali, ma fino ad ora, per quanto mi riguarda ancora non c’è stato ancora alcun confronto». (Massimiliano D’Esposito il Mattino)

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