lunedì 20 ottobre 2008

Occupazioni, Gabriele incita gli studenti

Gli studenti dovranno occupare le scuole e le università non appena il decreto Gelmini approderà al Senato, mentre le Regioni presenteranno ricorso alla Corte Costituzionale: è la strada indicata a cuor leggero dall'assessore campano alla Pubblica Istruzione, Corrado Gabriele. Per «dire no alle scelte del Governo» su istruzione e ricerca. Dire no, ha spiegato poi Gabriele, «è l'unica strada che ha il Paese per evitare un disastro sociale, tutti dovremmo ricordare, anche il Presidente della Repubblica, che è grazie ai tanti «no» pronunciati negli anni Sessanta e Settanta che nel Paese sono cresciuti diritti e democrazia. La stessa Costituzione — continua — è figlia di un no al nazifascismo pronunciato da generazioni e partigiani che hanno dato la vita». Insomma «l'unica possibilità di fermare le scelte del ministro Gelmini sta nel no delle Regioni e degli studenti che vorranno pacificamente occupare le università e le scuole a partire dal 21 ottobre con l'avvio delle votazioni in Senato». Il ricorso annunciato da 10 Regioni italiane si appella alla Bassanini: la soppressione delle scuole con meno di 50 studenti e l'accorpamento di quelle con meno di 500 violerebbe l'autonomia delle Regioni in materia. La franchezza dell'assessore incontra poche censure nel mondo universitario, benché il rettore della Federico II, Trombetti, si sia già espresso negativamente sulle eventuali occupazioni a venire. L'ex rettore dell'Orientale, Pasquale Ciriello, ora parlamentare del Pd, ritiene invece che «la scuola e l'università ora più che mai abbiano bisogno di far sentire la propria voce, né mi scandalizzerebbero simboliche occupazioni — dice — purché misurate». Mentre «il ricorso alla Suprema Corte è più che giusto con l'ennesima aggressione centralista del Governo alle autonomie locali, addirittura minacciate di commissariamento». Invece Michele Scudiero, preside di Giurisprudenza, non crede «nell'efficacia delle occupazioni, di battute di arresto comunque non rispettose delle esigenze e che dovrebbero rappresentare solo l'ultima spiaggia se verrà meno la naturale dialettica democratica ». Mentre sulla chiamata alle armi di Gabriele commenta: «Un uomo che svolge un ruolo istituzionale non può autocensurarsi. Se cominciassimo a farlo tutti, allora, buonanotte..». Intanto gli studenti della Federico II e de L'Orientale riuniti in assemblea permanente a Lettere hanno annunciato un corteo al centro storico di Napoli per martedì prossimo. (Luca Marconi da il Corriere del Mezzogiorno)

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