sabato 4 ottobre 2008

Pd, in sette via dalla commissione di garanzia

Si dimettono dalla commissione di garanzia del Pd partenopeo e, in una lettera al segretario nazionale Veltroni, al segretario regionale Iannuzzi e a Nicolais, il segretario provinciale del Pd.
Stigmatizzano «pressioni e violazioni delle garanzie democratiche che impediscono lo svolgimento della nostra funzione». I protagonisti della rottura sono Vincenzo Barbato, Gaetano Bocchetti, Ciro Cacciola, Geremia Gaudino, Antonio Giordano, Giorgio Piccolo e Aurelio Russo i quali, nella geografia interna al partito, si collocano nelle minoranze guidate da Andrea Cozzolino e da Peppe Russo. Con le dimissioni protestano contro la decisione di Nicolais di sospendere il tesseramento dei circoli di San Giorgio a Cremano e di Pompei. «Un atto d'imperio», denunciano. «Sovverte», aggiungono, «le decisioni assunte dalla Commissione di garanzia, a cui viene impedito di svolgere le proprie funzioni in autonomia e secondo il regolamento approvato dagli organismi dirigenti del partito». Secondo i dimissionari, «la decisione di Nicolais appare dettata da convenienze di parte e non da uno spirito volto a favorire l'insediamento del partito nei territori». Francesco Dinacci, responsabile dell'organizzazione del Pd di Napoli, difende invece la scelta del docente universitario prestato alla politica. Sostiene: «A San Giorgio a Cremano la scelta di sospendere il tesseramento nasce dalla necessità di evitare la concomitanza con la protesta dei dipendenti di Città Solidali, la partecipata del Comune ora in liquidazione. L'istanza di posticipare il tesseramento è arrivata dal territorio. Idem a Pompei, dove è in programma domenica una importante festa religiosa». Si attendono intanto le decisioni circa il tesseramento del Pd ad Acerra, sospeso per presunte irregolarità da Nicolais. Si discute anche nel centro destra. Carmine Mocerino, capogruppo dell'Udc, propone di avviare in Consiglio regionale il dibattito sulla riforma della legge elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo. (F. G. da il Corriere del Mezzogiorno)

Bassolino: «Sui rifiuti non ho fatto nulla di illegale»

1 commento:

Anonimo ha detto...

bassolì, tien ragion,
song stat je a governà
da qualche annetto napoli e la campania