mercoledì 1 ottobre 2008

Resta chiusa la casa di riposo

L’assessore Astarita dà la colpa alla Regione Campania e al PD

Vico Equense - Un ampio dibattito ha caratterizzato la seduta del Consiglio comunale. Al primo punto, all'ordine del giorno, la vicenda della chiusura da parte dei NAS della casa per anziani di Moiano, autogestita per oltre un decennio. Per undici anziani si è aperta la triste prospettiva - per alcuni il trauma - del ricovero in altri comuni della Penisola sorrentina. Si tratta di persone in difficoltà sul piano della gestione della vita quotidiana, che non hanno la possibilità di ricevere aiuto dai familiari, tre non hanno neanche un reddito sufficiente per vivere. I militari dell’arma hanno accertato che la struttura era portata avanti senza nessuno dei titoli autorizzativi necessari per l’esercizio dell’attività. Anche i requisiti igienico-strutturali mancavano, e l’assistenza di personale sanitario, in ragione della presenza di anziani non autosufficienti, non era commisurato alla necessità a garantire il corretto funzionamento della casa di riposo, per questo sono state indagate le quattro volontarie che accudivano i vecchietti. Una delle volontarie la signora Maria Savarese, ci ha confidato le tante difficoltà nello svolgere il compito d’assistenza con i pochi strumenti a disposizione ed un affitto di 1400 euro. Il Comune sembra essersi dimenticati di noi – continua la volontaria – che al più presto vedremo in TV alla vita in diretta. La richiesta di indire un consiglio comunale ad hoc è stata formulata da quattro rappresentanti della minoranza, infatti al primo punto all’o.d g. si legge: “Struttura per anziani in località Moiano. Informazioni del Sindaco o dell’assessore competente”, pertanto non era in programma la questione della casa di riposo di Via Madonnella, costata 1 milione di euro circa, e non ancora aperta. Per la minoranza informare il civico consesso è stato compito di Consiglio Cannavale che si è limitato ad una breve cronistoria della struttura di Via Madonnella, argomento non in programma. Ci si aspettava da parte dell'opposizione una proposta, giacchè la richiesta, così come ha fatto notare Antonio Cioffi Presidente del Consiglio comunale era partita proprio da loro. In sintesi - dice Cannavale - l’8 maggio del 1920 il Cavaliere Luigi De Feo con proprio testamento fondava la casa di riposo per poveri anziani. L’istituzione acquistò personalità giuridica con regio decreto del 3-6-1924, all’art. 2 dello statuto, prevedeva di provvedere gratuitamente al ricovero, al mantenimento ed assistenza dei poveri residenti nel nostro comune. L’Assessore alle Politiche Sociali Ferdinando Astarita, non si è sottratto alla discussione sulla struttura di Via Madonnella, ha ringraziato i funzionari dell’ufficio politiche sociali, perché è stata trovata un’adeguata sistemazione a tutti gli over 60 della residenza autogestita, che in tempi rapidi, sono stati trasferiti a Meta e Sant’Agnello. Per due il ricovero presso la residenza sanitaria «San Vincenzo» di Castellammare. Per quanto riguarda l’apertura della casa di Via Madonnella – Astarita - scarica la colpa di questa lentezza al rigetto della Regione Campania, di un progetto presentato dall’Amministrazione e indirettamente anche sul Partito democratico. La soluzione suggerita dal gruppo del PD e supportata dai tecnici regionali, fu quella di puntare a costituire nella struttura di Via Madonnella, un centro d’accoglienza residenziale abbinato ad uno semiresidenziale polifunzionale. Questa idea progettuale di qualificare quale centro di eccellenza la struttura che doveva tendere a promuovere una buona qualità della vita dei propri ospiti, con attenzione anche ad attività di animazione, intrattenimento e socializzazione non è stata accolta – proprio - dalla Regione. La mancanza del finanziamento è stata comunicata a giugno, allungando i tempi per l’apertura definitiva. Pertanto l’assessore alle politiche sociali conclude affermando che l’amministrazione ha deciso di seguire una nuova strada, ed assicura che entro la fine dell’anno, risolti i problemi amministrativi, la struttura di ricovero sarà operativa, e gestita da una cooperativa abilitata. A breve la pubblicazione del bando.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Tipico dei politici miserabili è dare la colpa agli altri quando invece si sta al comando.

Astarita gira intorno al problema perchè, come tutti sanno, vuole entrare lui e suoi amici nell'affaire casa di riposo...

Anonimo ha detto...

Che squallido scaricabarile! Poi si permettono di fare i "sondaggi telefonici" agli anziani ( con quale criterio scientifico o con quale società specializzata ed a chi hanno telefonato ce lo devono spiegare )poi fanno la festa dei nonni con il Pippo Baudo (Visconti) di Vico che ci ha letteralmente rotto !!!!

Anonimo ha detto...

In mano a chi stiamo...

Anonimo ha detto...

le politiche sociali tra assessori dirigenti e funzionari ...mamma mia, ragazzi!!!Di meglio non potevamo avere.

Anonimo ha detto...

Chi ha l'ardire di confutare l'operato di altri, avesse il buon senso di non nascondersi dietro l'anonimato e allora potrà essere anche informato sulle richieste avanzate unicamente per riempire riga di uno squallido messaggio!!!
Pino Visconti

Anonimo ha detto...

L'anonimo che chiede delucidazioni sul"criterio scientifico"(che parolone!)adottato nel sondaggio telefonico condotto con gli anziani del territorio, potrà soddisfare la sua illogica curiosità, leggendo il box "intervistati,come e quanti" riportato nell'opuscolo "Il valore della vita degli anziani della nostra cittadina" pubblicato dallo staff delle politiche sociali.
Volontaria del Servizio Civile,Roberta Vanni.