mercoledì 1 ottobre 2008

Tesseramento Pd, adesioni al 35 per cento

Castellammare di Stabia - «Il tesseramento costituisce un grande sforzo democratico e di partecipazione, ma non rappresenta la burocratizzazione del partito». A gettare acqua sul rovente clima di polemiche che in questi giorni infiamma le sezioni locali del Pd è il vicesegretario provinciale Pasquale Sommese. Un tentativo di mitigare i toni in seguito alla corsa al tesseramento in vista dei congressi per l’elezione dei circoli territoriali. Elezioni che si sarebbero dovute concludere già per la metà di luglio, ma il tutto era saltato sia per scelta del neo segretario Luigi Nicolais, sia per le irregolarità e le anomalie registrate nel corso delle primarie a Torre Annunziata. «Non consentiremo alla freddezza dei numeri il compito di lavorare alla formazione del governo – aggiunge il vicesegretario –, in questo modo si rischia di spaccare il partito. Ecco perché non consentiremo a nessuno di vanificare gli sforzi finora messi in campo, attraverso eccessi ed episodi che vanno contro le regole che ci siamo dati». Un lavoro di ricerca di adesioni che finora ha raggiunto appena il 35 per cento della provincia, ma che ha già innescato duri contrasti nelle maggiori città. A Castellammare sono state registrate quasi 3mila tessere (quasi un terzo dei voti che Ds e Margherita hanno conseguito alle ultime amministrative) ripartite senza sostanziali differenze tra l’asse che, secondo indiscrezioni locali, farebbe capo al vicesindaco Nicola Corrado contro l’asse che vedrebbe schierati l’ex vicesindaco Gaetano Cimmino. Un quadro non confermato però dal consigliere provinciale Nello Cuomo. «Stiamo lavorando alla formazione del partito – spiega –, poi, fissate le regole lavoreremo al rientro in giunta, ovviamente partendo dall’azzeramento degli incarichi. Finora sono emerse troppe questioni personali che ora vanno messe da parte, il partito deve decidere in maniera unitaria e guardare a Vozza non come il nostro nemico, ma come un sindaco da sostenere, ma che allo stesso tempo deve rispettare la nostra posizione». Nella vicina Gragnano, invece, terminato il tesseramento, il congresso ha portato all’elezione di Silvana Somma a referente cittadino, come nel caso di Boscotrecase, dove la lista del sindaco Agnese Borrelli ha avuto la meglio sul gruppo che fa capo al consigliere regionale Franco Casillo. A Pimonte, invece, il congresso è stato rinviato a fine ottobre, a causa della spaccatura in due aree del partito, in seguito ai duri scontri tra i gruppi che fanno capo al sindaco Giuseppe Dattilo e all’ex primo cittadino Gennaro Somma. Situazione di stallo, invece, in penisola Sorrentina. A Vico Equense dopo una prima intesa sulla presentazione della lista unica, il processo sembra arenato a causa di qualche ripensamento, mentre a Piano la situazione rimane agitata a causa delle divergenze tra i membri del gruppo consiliare. Solo a Sorrento, l’accordo raggiunto durante l’estate tra le diverse aree sembra essere rimasto invariato. (tratto dal Mattino di Ciro Saccardi)

16 commenti:

Anonimo ha detto...

sarebbe il caso di informare il mattino del perchè, ma soprattutto di chi è la colpa se a Vico il Pd non è riuscito nell'impresa di fare una lista unica.

Anonimo ha detto...

sono d'accordo perchè non chiediamo chiarimenti all'addetta stampa visto che i coordinatori cambiano ogno pochi mesi?

Anonimo ha detto...

al mattino? no chiedetelo a mario taranto e consorte.

mastro di chiavi

Anonimo ha detto...

più liste più scelta liberatevi delle zavorre

Anonimo ha detto...

Dilengite Raffaele scrive un documento che poi invia a Taranto con la preghiera di informare i simpatizzanti. Anche a me è arrivato e posso con tranquillità dire che la lista fatta precedentemente non va bene perchè loro non vanno bene. Adesso propongono assemblea aperte, per andare meglio e contare di più. Tutto qua. La tessera me la faccio altrove!

Anonimo ha detto...

Raffaele Dilengite presta di nuovo il fianco e la faccia a Taranto e non è la prima volta che succede peccato che un politico che scrive documenti così belli come Dilengite ( anche se lo stile sembra di taranto) sia stato messo in disparte da più di un anno e rispolverato per salvare Taranto. Leggendo poi il documento si evince che è talmente bravo ed importante (Dilengite) che il democristianopopolarediessinochipuùnehapiùnemetta Irlando lo mette (nella spartizione da irlando e taranto approvata e poi rinnegata nel comitato) e lui anche se non ha conoscenza accetta!
A questo punto è meglio votare Peppe Dilengite e non Mario Dilengite ( non è un errore di battitura ) Poi Dilengite prega Taranto di inviare la mail perchè non ha gli indirizzi ma guarda caso Dilengite scrisse una mail il 13 luglio 2008 ore 20,36 con un'allegato chiamato "cari democratici" con gli stessi indirizzi o meglio la stessa mailing list. Insomma cari amici ci stanno a prendere per i fondelli !

Anonimo ha detto...

dall'elenco di persone che ha ricevuto la mail almeno il 75% non li può proprio vedere. Si scrivono tra loro?

Anonimo ha detto...

Un'altro problema è quello che taranto confonde i suoi 10-15 amici con l'elettorato di sinistra e viene anche strumentalizzato dagli stessi . Cardone lo usa poi come testa di ponte per non sporcarsi (n'capa a iss) . taranto deve dare conto a referenti provinciale e regionali come Iannuzzi e Amato.Tutto questo gli ha fatto perdere il senso della realtà e anche lucidità politica.

Anonimo ha detto...

Veltroni per molto tempo ha sostenuto la necessità di costruire un Pd "liquido" ovvero un partito che superasse i vecchi riti e le liturgie tipiche del partito tradizionale. Uno stop fermo ai "partitisti" nostalgici di tessere e congressi "regolari", ovvero decisi a tavolino ecc. Le cose, come sappiamo, non sono andate proprio così. Il tesseramento si sta per fare, si farà il congresso, si eleggerà il segretari di circolo e, si sono già messi in azioni le componenti interne, le correnti non quelle elettriche, quelle che decidono chi deve essere escluso … le vecchie abitudini. Non mi aspettavo nulla di nuovo, il tesseramento si trasformerà in una guerra di nomenclature, lo stile è sempre quello, si andrà alla caccia del 51% delle tessere per poter, ogni tanto, dire qualcosa sui giornali a nome del PD. Tutto questo, e lo dico con franchezza, non piace a tanta gente, e in tanti se ne sono andati e non torneranno.

Anonimo ha detto...

visto che siete così seguiti perchè non promuovete un sondaggio per dimostrargli che il popolo del centrosinistra vuole altro?

Anonimo ha detto...

Non cè bisogno del sondaggio.
Il popolo di sinistra vuole altro.
Vuole altro da Taranto, vuole altro da Dilengite, vuole altro da Cardone, vuole altro da Spadaro, vuole altro da Giannico, vuole altro da giovanotti 18enni messi troppo presto a coordinare, soprattutto vuole altro da gente ibrida e incapace ma furba come Irlando, arrivista e raccomandato.
Io continuerò a votare Telearredo come l'ultima volta e mi farò un altra casa abusiva per i miei figli che si devono sposare.
Favammocc!

Anonimo ha detto...

sciccccccccccccc!!! zitt!!!!!!!!! taranto si sta apparando ( a dispetto della lettera di Mario Dilengite scusate Raffaele)compagni allerta!!!! il Vs paladino si appara

Anonimo ha detto...

Vottatevi abbascio...!

Anonimo ha detto...

Rettifico Taranto non si è apparato stanno girando mail della sua banda ( moglie, virginia giannico etc) che preannunciano un golpe politico sempre con Dilengite come spunto ( cazz ma chist ten propri e qualità)Ragazzi preparatevi alla guerra delle tessere.
P.S. Cara Sig.ra Giannico le riflessioni si scrivono in minuscolo e senza orrori ( non errori ma orrori) grammaticali

Anonimo ha detto...

Non vorrei attaccare anch'io la già debole Giannico, ma quella mail era scritta proprio male.
Basta una licenza elementare e saper battere i tasti di una tastiera per scrivere mail senza quei ridicoli strafalcioni.
Soprattutto se si tratta di una mail verso iscritti ad un partito e che vuole far fare un ragionamento.
Che brutta fine l'ex pci, in mano a chi è finito...

Anonimo ha detto...

Non voglio credere che la Sig.ra Giannico abbia commmesso strafalcioni di suo in quanto ha un parlare molto forbito ed una buona cultura generale. Gli errori sono nati dalla fretta ( sbagli di dettato telefonico), le date e le ore delle mail del gruppo taranto sono state pianificate ad arte nel quadro complessivo di un piano politico che tende a leggittimare la guerra delle tessere e contemporaneamente delegittimare la figura della Prof.ssa Scaramellino ( dopo aver fatto fuori Cioffi e Gorgoni) che in quel momento doveva presiedere ad una riunione ristretta ( taranto compreso) . Ne arriveranno altre studiate ad arte dopo la riunione di martedì