domenica 23 novembre 2008

Né sfiducia, né revoca del mandato l’unica possibilità sono le dimissioni

In base alle regole parlamentari Riccardo Villari non può essere revocato, né sfiduciato dalla commissione bicamerale di Vigilanza sulla Rai, che lo ha regolarmente eletto presidente, pur contravvenendo alla prassi dell’intesa tra maggioranza e opposizione. Neppure una maggioranza della commissione può, con un voto, sostituire il presidente. La sola via consentita per il ricambio è quella delle dimissioni volontarie. In pratica la presidenza di una commissione viene tutelata come la presidenza delle Camere. Non sono ammessi atti di indirizzo o mozioni che possano destituire un presidente eletto. La sfiducia è possibile solo per il governo o per un singolo ministro, ovviamente attraverso il voto dell’intera assemblea. Per le commissioni parlamentari permanenti (inserite nel procedimento legislativo) c’è la clausola di metà legislatura: dopo due anni e mezzo si procede obbligatoriamente ad una nuova elezione dei presidenti. In teoria Villari potrebbe restare formalmente presidente anche nel caso tutti i commissari disertassero in blocco le riunioni. Ovviamente sarebbe uno scenario inedito. (Il Mattino)

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