sabato 28 febbraio 2009

Depurazione Ato 3, stop ai ricorsi rinvio a ottobre per i rimborsi

Canoni per la depurazione non dovuti: sì al rimborso ma non prima dell'autunno. Carta straccia dunque i ricorsi già presentati dagli utenti in virtù di una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato non dovuto il versamento della quota di tariffa riferita al servizio di depurazione delle acque «nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi». Sull'argomento il Parlamento ha infatti stabilito, che in attuazione della pronuncia della Suprema Corte, i gestori del servizio idrico integrato dovranno provvedere, anche in forma rateizzata, alla restituzione delle tariffe. I rimborsi potranno però essere effettuati soltanto a partire del primo ottobre 2009. Decadono, quindi, anche gli oltre 8 mila ricorsi e le 500 citazioni presentate davanti al Giudice di Pace dai cittadini residenti nell'area di competenza dell'Ato3. Non solo. La restituzione delle quote non dovute dovrà prevedere la detrazione degli oneri derivati dalle attività di progettazione, di realizzazione o di completamento degli impianti già avviati nei vari Comuni e previsti dal piano d'Ambito. Ai consorzi obbligatori toccherà adesso il compito di individuare, entro due mesi dalla data dell'entrata in vigore della legge, la mappa degli investimenti e delle progettazioni da detrarre alle quote da restituire agli utenti. Gli stessi enti d'ambito avranno anche la facoltà di stabilire se le società che gestiscono il servizio idrico potranno restituire le tariffe in forma rateizzata, fino a cinque anni. Il sì definitivo della Camera fa dunque tirare un sospiro di sollievo alle società che gestiscono il servizio idrico: avranno un arco di tempo più ampio per far fronte alle legittime istanze dei cittadini. E agli utenti dell'ente d'ambito sarnese vesuviano lancia un appello Mario Sorrentino, neo presidente del consorzio: «Evitate di presentare i ricorsi perché chi ne ha diritto sarà rimborsato». L'invito ad evitare azioni legali nasce dal presupposto che, a sentire Sorrentino, il monitoraggio della situazione è stato già avviato e presto sarà pronta la mappa dei Comuni e delle zone dove il sistema di depurazione è inesistente o carente. «In qualità di organismo di controllo - spiega il presidente dell'Ato3 - siamo orientati a procedere con i rimborsi entro il più breve tempo possibile. Non abbiamo alcun interesse ad assumere un atteggiamento vessatorio nei confronti degli utenti». (Carmen Fusco il Mattino)

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