sabato 28 febbraio 2009

Vendola lancia “La Sinistra”

Ieri, alla Mostra d’Oltremare, si è tenuta la presentazione del movimento “La Sinistra per la Campania” con la partecipazione del presidente della Giunta Regionale della Puglia, Nichi Vendola. “La Sinistra per la Campania – si legge in una nota - ha come ambizione quella di unire la sinistra politica e quella diffusa nella società in un unico soggetto in grado di rappresentare i bisogni delle classi meno abbienti e di diventare processo sociale. Il nostro dovere è lavorare per una sinistra che parli di un popolo, che parli a un popolo, che dia speranza, che organizzi lotte, che accumuli forze e che segni la storia del Paese”. Da Repubblica Napoli di stamani, circa 500 i partecipanti. In sala amministratori e rappresentanti di istituzioni, ma anche operai reduci dalla marcia di Pomigliano, vecchi militanti e tanti ragazzi, mentre l´audio spazia dai "Modena city ramblers" al "Curre curre guaglio´" dei 99 Posse. Sono i segni identificativi di un progetto politico con il quale Vendola vuole correggere la crisi delle amministrazioni di centrosinistra. «Si è aperta - dice - una autostrada per il ritorno dell´egemonia culturale della destra. E nel vasto hinterland napoletano c´è il revanscismo di una sorta di mix fra politica e malavita». Una deriva, quella campana, che secondo lui viene da lontano. Vi hanno contribuito tanto «la insostenibile leggerezza di Prodi» quanto «la pesantezza di Berlusconi», e ora «si rischia di buttare a mare il bambino con l´acqua sporca». Il riferimento è ovviamente ai 15 anni di governo con Antonio Bassolino. Macchiati dalla vicenda rifiuti, «da cui la sinistra deve trarre la lezione di non esporsi alla subalternità alle imprese». Ma di cui Vendola richiama l´assoluto valore, sia nei primi anni del Bassolino sindaco, sia poi alla Regione, «dove ci sono state importanti sperimentazioni sul terreno delle tutele per il lavoro e dell´innovazione. Anch´io, quando divenni presidente in Puglia, mi ispirai al lavoro fatto in Campania».

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