venerdì 27 marzo 2009

Non possiamo scegliere …

Il Senato da il via libera al testamento biologico, a questo punto un eufemismo, perchè non ci lascia scegliere di rifiutare le non-terapie ma non è nemmeno vincolante. Perché il medico deve avere un margine per potere intervenire in presenza di nuove evidenze scientifiche, spiega Quagliariello. L’Avvenire, il quotidiano dei Vescovi, plaude al governo «Biotestamento, impegni mantenuti». Insorge invece l'opposizione di centrosinistra - nonostante il dissenso di alcuni senatori cattolici -, secondo la quale questo ddl è anticostituzionale. Il Partito democratico promette una nuova battaglia parlamentare alla Camera. Duro il commento di Anna Finocchiaro: «Da parte vostra - attacca il presidente dei senatori del Pd, rivolgendosi alla maggioranza - ho visto solo paura e sordità. E io sono forte di tutto questo nell'annunciare il voto negativo del partito democratico a questa legge, mentre, nello scrosciare dei vostri applausi, morirà la libertà sancita dall'articolo 32 della Costituzione, quello voluto da Aldo Moro». «Il testo varato dal Senato - afferma il presidente dei Liberal Pd, Enzo Bianco - purtroppo non ha nulla a che vedere con il testamento biologico. La maggioranza lo ha persino peggiorato con protervia. Se la Camera dovesse perseverare in questo grave errore, non resta che una strada: aspettare le decisioni della Corte Costituzionale e intanto promuovere un referendum abrogativo».

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