venerdì 26 giugno 2009

Faito sequestrati i lavori denunciati dal WWF

Vico Equense - Finalmente sono stati fermati i lavori in atto nel bosco di Monte Faito all’interno del Parco dei Monti Lattari. Sono intervenuti questo pomeriggio congiuntamente Polizia di Stato di Sorrento, Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Napoli e Carabinieri di Vico Equense che hanno posto sotto sequestro l’intera area. Era da ormai oltre dieci giorni che il WWF Penisola Sorrentina aveva lanciato l’allarme a cui erano immediatamente seguite le note della Soprintendenza di Napoli e Provincia e dell’Ente Parco dei Monti Lattari che dichiaravano i lavori illegittimi. “Ancora una volta siamo stati testimoni di una grossolana visione e di una miope gestione del nostro immenso patrimonio naturalistico - dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF – …l’idea di trasformare progressivamente un bosco naturale in un parco urbano è aberrante e alla lunga non redditizio, oltre che non consentito dai vincoli esistenti. Il wwf gestisce da decenni OASI naturali in tutta Italia, con un modello di gestione assolutamente consolidato, salvaguardando e potenziando la biodiversità dei siti ed attirando, allo stesso tempo, turisti, studiosi e studenti da ogni parte del mondo!!! E’ assurdo che alla luce del sole, senza uno straccio di parere della Soprintendenza, in un bosco vetusto all’interno di un Parco Regionale, si taglino patriarchi arborei, si ristrutturino casotti muniti di acqua, gas, porte e canne fumarie, si realizzino scarichi fognari per i bagni, strade, staccionate, impianti di illuminazione e possenti palificate colmate con tonnellate di terreno da riporto, cambiando radicalmente la morfologia di un’area, per permettere un evento di pochi giorni sponsorizzato dalla stessa Provincia e con la pretesa di fare, poi, gli interessi dei turisti della domenica offrendo loro un comodo barbecue a pochi euro!!! “L’area di Monte Faito - prosegue Andrea Fienga membro del consiglio direttivo del parco in rappresentanza delle associazioni ambientaliste - è uno dei “polmoni” del parco dei Monti Lattari che va tutelato affinché possa diventare punto di riferimento dei turisti che vogliono godersi una vacanza a contatto con la natura. E’ necessario e auspicabile che tutti gli enti preposti spingano affinché quest’area diventi punto di riferimento per un turismo ecocompatbile durante tutto l’arco dell’anno e che non sia luogo dove picconi, ruspe e motoseghe abbiano la meglio e servano a distruggere un teatro naturale per fare posto ad esposizioni fieristiche che durano solo pochi giorni. (Comunicato stampa Wwf Penisola Sorrentina)

7 commenti:

antonio di martino ha detto...

Caro direttore del blog. Nella certezza che l'astensione da qualsiasi commento e la conseguente riproposizione di un comunicato partigiano possa essere interpretata come asettica attività di vettore e non come compiacente condivisione di contenuti (falsi per gran parte) mi accingo ad usare il Suo blg per alcune primissime considerazioni. L'incipit del comunicato propone un avverbio che tradisce la vera ed intima ragione di un accanimento fascista e violento in uno con alcuna stampa, partigiana anch'essa, che il saccente gruppo pseudo naturalistico ha messo in campo senza sosta da alcuni giorni a questa parte: tale vera ragione è anche poi "froidianamene" acclarata in alcuni passi successivi del comnicato: a mio avviso il tutto nasce dalla voglia del WWF locale, probabilmene spalleggiato da quel che rimane dalla politica regionale che esprime la direzione del Parco Monti Lattari, di gestire e ripeto gestire direttamente, con tutti gli annessi e connessi anche economici le aree del Faito. Da qui secondo me la fascistata violenta di attacchi calunniosi e non veritieri. A loro vedere non è possibile che alcuni peblei villici incolti e con tradizione agricola, ancorchè millenaria, possano incredibilmene fare di meglio e, impossibilitati a vincere un confronto sul terreno, fascistano attraverso calunnie e montagne di denunce che poi col tempo si rivelano false come da sempre accade. Sono certo che la buona volontà e la trasparenza di intenti sovrasterà ancora una vota la violenza e le calunnie. Antonio di Martino operaio volontario per la riqualificazione del Faito.

Anonimo ha detto...

Antonio di Martino dovrebbe dire se i lavori erano autorizzati o meno e, se autorizzati, inviare al blog le autorizzazioni, con tanto di direttore dei lavori, coordinatore della sicurezza, Durc della ditta che eseguito i lavori, documenti della gara che la ditta ha vinto, chi è il Responsabile del Procedimento, ecc.,ecc.,ecc.
Insomma dovrebbe dirci per quali progetti lui si mette a fare il volontario.
Grazie.

Anonimo ha detto...

Bravi cari ambientalisti avete ottenuto un bel risultato! Siatene fieri! Da oggi il Faito è salvo per merito vostro.Sarebbe stato meglio che invece delle chiacchiere e denunce andare ad aiutare chi sta facendo qualcosa.
Non avete ancora capito che gli italiani sono stanchi della politica del "no"

Anonimo ha detto...

...e se fossero tutti volontari?

Anonimo ha detto...

Aspetto risposta alle domande di cui sopra delle 11.16.
Grazie.

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con quanto detto da Antonio Di Martino!! Perchè gli ambientalisti invece di osteggiare chi cerca di far rinascere il Faito,da anni abbandonato, non si rimboccano le maniche e si lavorano di braccia e non di lingua?

Anonimo ha detto...

E tu perchè non rispondi neanche tu alle domande?
Eh, perchè?
La legge per voi è un optional?