mercoledì 24 giugno 2009

PD: Bassolino, acciaccato ma in piedi. Alleanze per non perire

Regione Campania - "Acciaccato (ferito, ndr), ma in piedi''. E' la descrizione che Antonio Bassolino fa del Pd all'indomani delle elezioni caratterizzate, a suo avviso, da un ''generale clima di astensionismo''. La tradizionale analisi post voto del governatore della Campania avviene all'indomani di un piccolo riassestamento nei confronti del Pdl, con la conquista di quattro comuni su otto andati al ballottaggio sabato e domenica scorsa. Ma l'intento principale delle riflessioni di Bassolino è quello delle alleanze, ''vero nodo politico del Partito, senza il quale non si va da nessuna parte''. Per il governatore e' infatti 'chiuso il ciclo dell'Unione'' ma anche quello ''della vocazione maggioritaria''. ''E' evidente - insiste - che da soli non si va da nessuna parte, neanche in quelle zone tradizionalmente nostre del Paese''. Per Bassolino guardare alle alleanze vuol dire ''essere attenti a tutto quanto sia in movimento, anche a sinistra'', prestare attenzione e saper ''interloquire con le forze con cui ci si può muovere meglio''. Con una sottolineatura importantissima: ''Guai ad avere una linea rigida, unica, nazionale, come se l'Italia fosse tutta uguale. Puntare sulle alleanze non potra' non tener conto delle peculiarieta' del Paese''. ''Se non fa alleanze - insiste - il Pd perisce, si rinsecchisce''.”Non voglio neanche immaginare cosa sarebbe successo un anno e mezzo fa, se avessi ascoltato qualche consiglio, se avessi spianato la strada al centrodestra perche' il vero obiettivo del centrodestra e' quello di conquistare Napoli. Certo, noi dobbiamo lavorare, sudare per evitare che questo accada''. Cosi' il governatore della Campania, Antonio Bassolino, ammonisce il Pd. ad elezioni concluse, Bassolino guarda all'insieme complessivo dei risultati e, pur ammettendo che ''il Pdl e' andato chiaramente meglio del Pd, anche se prende meno di quanto si aspettasse'', sottolinea che ''il Pd e' ancora in piedi, e non era scontata ne' l'una ne' l'altra cosa''. Una posizione, tutto sommato, buona, almeno tale da consentire valutazioni ''importanti per il futuro dei prossimi anni ma anche dei prossimi mesi''. Per Bassolino, l'affermazione del centrosinistra in quattro comuni su otto al ballottaggio e' dovuta alla preponderanza ''dell'elemento civico che si avverte di piu' alle elezioni comunali, dove i giochi sono diversi rispetto alle provinciali. Alle provinciali e' piu' difficile, noi lo sapevamo. Perche' sono elezioni piu' vicine alle politiche e risentono di altre influenze''. ''Lo avevo detto gia' prima del ballottaggio - aggiunge riferendosi ai commenti che hanno seguito la vittoria del Pdl nelle province di Napoli, Salerno ed Avellino al primo turno -, il mondo non si ferma alle provinciali. Ci sono appuntamenti regionali, nel 2010, quello comunale (a Napoli si vota nel 2011, ndr)''. Resta convinto, il governatore, del fatto che ''Ogni elezione e' una storia a se'. Ci sono gli elementi per rilanciare il Pd lavorando intensamente nei prossimi mesi''. (Asca)

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