mercoledì 22 luglio 2009

PD, chiuso il tesseramento

Bassolino, regole stringenti per tesseramento e albo per primarie

In casa democratica tiene banco la questione tesseramento. Ieri si è chiusa la possibilità di iscriversi per votare alle primarie di ottobre. La direzione del partito, contrariamente a quanto chiesto da Marino che voleva chiudere il 31 luglio, ha deciso di non prorogare i termini per evitare slittamenti nell’iter congressuale. Il fatto è che si parla di numeri di tessere molto bassi, al di sotto delle aspettative, inferiori a quelle rilasciate quando il matrimonio Ds-Margherita ancora non si era consumato: insomma, poco più di 600 mila adesioni. Maurizio Migliavacca, responsabile organizzazione, però puntualizza: “È impossibile al momento determinare il numero. L’unica certezza è che al primo luglio le tessere erano poco sopra le 500mila, in questo periodo c’è stata un’accelerazione nelle iscrizioni. Però il risultato lo sapremo solo all'inizio della prossima settimana perché le iscrizioni vanno registrate e convalidate dalle commissioni di garanzia provinciali”. Regole nuove, piu' stringenti sia per il tesseramento che per le primarie dove e' auspicabile un vero e proprio albo. Questa, in sintesi, l'opinione di Antonio Bassolino (Asca) in vista della intensa fase congressuale del PD. Il governatore della Campania parla in occasione di un incontro fra i vertici del partito e manifesta con chiarezza la sua posizione puntando, in primis, alla questione tesseramento: ''Spesso ci sono state polemiche in molte parti del Paese sul numero degli iscritti. Qui da noi Morando ha verificato che la stragrande maggioranza delle iscrizioni e' regolare e solo pochi casi sono stati sanzionati. In altre parti del Paese invece c'è il rischio opposto: che ci siano pochi iscritti. Per questo servono regole nuove, stringenti''. Sulla necessita' delle primarie Bassolino non ha dubbi ma paventa la possibilità di una incogruenza: ''Nelle primarie ci credo. Le voglio. Ma si stia attenti che non si verifichi il paradosso per cui candidati che possono essere eletti in ogni parte rischiano di non essere eletti alle primarie del proprio partito''. E, sulla possibilità che gruppi di aderenti ad altre forze politiche partecipino in gran numero alle primarie per sostenere un candidato più che un altro ammonisce: ''In questo momento possono partecipare pezzi di camorra o pezzi di centrodestra''.

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