mercoledì 26 agosto 2009

Furto di borsello, arrestati in due

Meta - Accerchiati ed arrestati da una pattuglia di motociclisti e da una gazzella dei carabinieri dopo essersi dati alla fuga per avere rubato da un’auto in sosta un borsello contenente denaro ed effetti personali. E’ accaduto sulla statale 145 sorrentina dove due fratelli di Melito, Massimo e Carmine Pilato di 26 e 28 anni, sono finiti in manette dopo qualche chilometro di fuga ma sono presto caduti nella morsa a tenaglia dei carabinieri della Compagnia di Sorrento coordinata dal capitano Massimo De Bari grazie ad una squadra di motociclisti ed alla pattuglia radiomobile diretta dal maresciallo Berardo Amicuzi che dopo averli intercettati li hanno bloccati nel traffico. I due fratelli avevano appostato una Renault Kangoo in sosta a Meta di Sorrento, in piazza Santa Maria del Lauro, nel momento in cui il proprietario era sceso dall’auto lasciando aperto il finestrino hanno agito impossessandosi di un borsello contenente 255,00 euro in contanti ed una serie di effetti personali. Dopo il furto i fratelli Pilato si sono dati alla fuga a bordo di una Suzuki Swift imboccando la statale 145 sorrentina. L’immediato allarme lanciato da persone che avevano assistito al furto ha però messo in moto i militari dell’Arma che sopraggiunti con la radiomobile hanno iniziato un inseguimento lungo i tornanti della statale. L’arresto è avvenuto nei pressi di Seiano dove i fuggitivi, rallentati dal traffico, si sono trovati di fronte un’altra pattuglia di carabinieri in motocicletta. Chiusa ogni via di fuga ai due rapinatori non è rimasto che arrendersi. L’intera refurtiva è stata recuperata e riconsegnata al proprietario, ma non è finita. Da ulteriori sopralluoghi effettuati attraverso la banca dati dei carabinieri l’automobile utilizzata dai due fratelli per la fuga è risultata indebitamente appropriata ai danni di una banca emiliana per il mancato pagamento delle rate finanziarie attraverso le quali era stata acquistata. Sottoposta a sequestro l’auto i due rapinatori sono stati trattenuti in cella di sicurezza in attesa del processo per direttissima per il reato di furto aggravato. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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