giovedì 27 agosto 2009

Grotta Azzurra: Marone, chiusura atto meschino e voglia di protagonismo

Regione Campania - “Un provvedimento senza capo ne' coda''; ''signori che creano problemi''; ''un atto meschino di chi sembra voler essere piccolo protagonista dei media''. L'assessore campano al Turismo, Riccardo Marone, parla al di fuori di ogni 'regola' di diplomazia prendendosela con il comandante della Capitaneria del porto di Napoli, Bertocci, che ieri ha disposto il provvedimento di ''interdizione alla Grotta Azzurra per un raggio di venti metri'' in attesa di verifiche per accertare l'eventuale presenza di agenti inquinanti nell'acqua. Per Marone è comprensibile ''l'allarme dei cittadini'' ma non quello delle istituzioni. ''Prima di assumere questo tipo di provvedimento si sarebbe dovuta verificare la dichiarazione del battelliere che ha riferito una lacrimazione degli occhi''. ''Fino a che sarà così - insiste - fino a che questi signori creeranno problemi di tal genere, non si riuscira' a recuperare e rilanciare il turismo in Campania''. L'assessore va oltre e definisce ''un atto meschino'' quello assunto dal comandante Bertocci lasciando intendere che il provvedimento potrebbe essere stato assunto per la voglia di ''essere piccolo protagonista dei media''. Da avvocato (Marone è stato il vice di Antonio Bassolino al comune di Napoli e per un breve periodo sindaco quando Bassolino decise di correre per le Regionali del 2000), Marone sostiene che ''un provvedimento repressivo di questo genere avrebbe consentito un eventuale ricorso al Tar''. L'invito finale dell'assessore è di ''prestare maggiore attenzione alla veridicità'' dei fatti, perche' ''sull'ambiente si possono giocare partite molto sporche''. (Asca)

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