mercoledì 14 ottobre 2009

Crociera gay, coniugi contro la Grimaldi

Una crociera su una nave da sogno. Un’idea accarezzata a lungo da una coppia di coniugi di Trevi che, finalmente, era diventata realtà. Tutto era iniziato sfogliando il catalogo della compagnia per cui i due coniugi lavorano: l’occasione “da non perdere” era quella di una mini crociera a Barcellona, un week end per due persone tra il 19 e il 22 settembre. Ma al momento della partenza i coniugi hanno scoperto che la crociera era riservata a gay. Solo che a loro la compagnia non lo aveva detto. Ora chiedono i danni, 3mila euro. A dare oggi la notizia il quotidiano "Il Corriere dell'Umbria". "Non si tratta di una questione di discriminazione - ha spiegato l'avvocato Antonio Francesconi che assiste la coppia di Trevi - ma solo del fatto che i miei clienti non si sono potuti godere il loro viaggio a causa dello spiacevole equivoco, per il quale ora chiedono di essere risarciti". Il legale ha spiegato di non aver ricevuto dalla Compagnia ancora nessuna risposta.

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