venerdì 23 ottobre 2009

La Sig poteva lavorare

Il Tar da ragione alla società

Vico Equense - La Sig, a giugno, ha dovuto interrompere le proprie attività e licenziare i suoi operai a seguito del “provvedimento interdittivo” della Prefettura di Napoli per la mancanza dei requisiti sulla certificazione antimafia. Il Tar, invece, ha stabilito che l’interdittiva è illegittima. I dipendenti sono rimasti per oltre 4 mesi senza lavoro, e la società a cui è stato, poi, assegnato il compito di sostituire la Sig e portare avanti i lavori di completamento del megatunnel Pozzano – Seiano è la Impresa spa, unica tra le aziende che fanno parte dell’Ati (Associazione temporanea di imprese a cui la Sig apparteneva) ad avere autorizzazioni e certificazioni necessarie per la realizzazione di opere civili. Il lieto fine per gli operai licenziati è arrivato soltanto l’altro ieri. Oggi sono stati quattro gli operai che hanno ripreso il lavoro. Altri cinque rientreranno lunedì prossimo. Anche se in vari step, l’accordo siglato prevede la riassunzione di tutti i trentasei operai entro il 15 novembre, non oltre. «Possiamo definire conclusa questa odissea – spiegano Antonio Gelo, della segreteria provinciale Filca-Cisl e Antonio Cirillo, segreteria provinciale Feneal-Uil – è stato un periodo difficile per gli ex dipendenti Sig, che hanno dovuto convivere per molto tempo con l’incertezza del loro futuro lavorativo. Benché si sia verificato qualche momento di tensione hanno riposto molta fiducia nei loro rappresentanti sindacali. Pertanto ci sentiamo davvero felici di averli aiutati a lottare per il rispetto dei loro diritti e soddisfatti del traguardo raggiunto».

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