domenica 29 novembre 2009

Nafta in mare, scatta la Procura

Piano di Sorrento - Ancora un allarme ambientale per le acque della penisola sorrentina con il wwf sezione penisola sorrentina che intorno alle 13 di ieri ha segnalato la presenza di una chiazza di benzina sulla superficie del mare all’interno del borgo di pescatori di Marina di Cassano. La segnalazione è stata inviata alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, alla capitaneria di porto di Castellammare di Stabia ed al sindaco di Piano di Sorrento, Giovanni Ruggiero. Immediato l’arrivo sul posto dei militari della guardia costiera coordinati dal comandante Demetrio Antonio Raffa del porto stabiese che giunti con pattuglie terrestri, la motovedetta ed il gommone attrezzato per i prelievi delle campionature dell’acqua hanno battuto a tappeto l’intero porto turistico di Marina di Cassano, inaugurato il 18 novembre scorso alla presenza dell’assessore regionale Ennio Cascetta. Solerte anche l’arrivo del nucleo speciale della polizia marittima della Procura della Repubblica di Torre Annunziata coordinato dal maresciallo Manfredi che ha provveduto ad approfondire le indagini perlustrando lo specchio d’acqua dell’area portuale che al momento ospita almeno un centinaio di imbarcazioni da diporto. L’allarme lanciato dal presidente del wwf sezione penisola sorrentina Claudio d’Esposito è in seguito fortunatamente rientrato dopo che si era temuto il peggio visti gli ultimi episodi che hanno riguardato l’inquinamento marino del “Golfo del Pecone” nell’adiacente territorio di Sant’Agnello. Partecipe la leggera perturbazione che si era nel frattempo abbattuta sulla costiera la chiazza di benzina dichiarata si è dileguata lasciando solo sterili residui di idrocarburi ancora a galla nelle vicinanze del pontile in legno, tra l’altro avvistati anche dai militari della guardia costiera. Ascoltato dagli inquirenti Claudio d’Esposito si è più volte soffermato sui rischi che ultimamente aggrediscono le acque della penisola sorrentina congratulandosi con guardia costiera e nucleo speciale di polizia marittima che senza indugio si sono catapultati sul posto per avviare le indagini del caso. Appena ventiquattrore prima, lo specchio d’acqua esterno al porto turistico di Marina di Cassano, era stato oggetto di uno sporadico sversamento di acque reflue probabilmente provenienti dal “Vallone di San Giuseppe”, nello specchio d’acqua confinante con l’adiacente territorio di Sant’Agnello. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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