lunedì 23 novembre 2009

Pioggia di critiche su Corrado

Castellammare di Stabia - Pioggia di critiche sull’autocandidatura a sindaco di Castellammare di Nicola Corrado alle elezioni del 2010, poche ore dopo l’invio di una lettera siglata da Salvatore Vozza alle segreterie provinciali di centrosinistra in cui dichiara la sua disponibilità ad una ricandidatura. Un accavallarsi di eventi che ha raccolto le critiche di maggioranza, opposizione e di esponenti del suo stesso partito. «Sono meravigliata del gesto di Corrado – spiega Annapaola Mormone, (foto) ex collega di giunta ed esponente regionale del Pd –, in un quadro delicato della vicenda, mi colpiscono e mi lasciano perplessa le modalità con cui un componente dell’assemblea nazione, un dirigente, si possa autocandidare a sindaco prescindendo da qualunque sede e confronto locale. Inoltre, sono meravigliata anche per i contenuti e i toni adottati, molto autoreferenziali. Una candidatura che non parte dalla città. Non la condivido». A contestare la decisione, è anche il segretario cittadino dell’Idv, alleato storico del Pd. «Queste fughe in avanti ricordano molto le recenti elezioni amministrative di Gragnano, dove la candidatura del Pd ha portato la coalizione di centrosinistra al suicidio – spiega Attilio Menduni De Rossi – Questa scelta frutterà a Corrado una contropartita politica in caso di mancata candidatura, una compensazione che gli assicura un posto al sole. Ma le ambizioni dei singoli non possono essere anteposte all’interesse della collettività». Critiche anche da sinistra. «Una candidatura a sindaco deve essere finalizzata all’unione e non alla divisione – sottolinea Andrea Di Martino, coordinatore provinciale provvisorio di Sinistra e Libertà – bisogna stabilire un percorso con gli alleati attraverso delle regole comuni. Poi è necessario capire il Pd a che punto si trova con la sua discussione interna e quindi arrivare alla scelta di un nome condiviso. Non c’è una preclusione verso Corrado, ma un’operazione di questo genere va fatta sotto il segno dell’unità delle forze sane della città». Quindi Di Martino chiarisce che il nome di Vozza non è da archiviare. «Il sindaco uscente ha dichiarato la sua disponibilità, facendo un’analisi del lavoro svolto e mettendosi a disposizione della coalizione. Personalmente, visto il lavoro svolto credo che Vozza vada ricandidato, anche se rispetto le sue scelte». Dalle fila della coalizione opposta, a lanciare critiche è Giovanni Ingenito, consigliere comunale del Pdl. «Corrado è un giovane – spiega – ma rappresenta il vecchio. Eletto la prima volta nella maggioranza di Polito, è stato capogruppo Ds con la Salvato e oggi è il numero due della giunta Vozza. Le sue rare critiche al centrosinistra non hanno apportato mai benefici alla sua maggioranza. Non rappresenta l’alternativa, ma è la continuazione di quanto accaduto fino ad oggi». (Ciro Saccardi il Mattino)

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