giovedì 24 dicembre 2009

Natale a Beverly Hills film d'essai, è polemica

Per carità, nulla contro i cinepanettoni. Nulla contro De Sica, Boldi, Ferilli. Ma a tutto c’è un limite. Per Natale a Beverly Hills scatta il bollino di film di «interesse culturale e nazionale» dalla Commissione Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e ovviamente scoppia la polemica. Grazie a questa legge, infatti, la commedia natalizia otterrebbe la speciale «qualifica di film d'essai», oltre a beneficiare di agevolazioni fiscali. "Non sappiamo se e quando sarà emanata la tanto auspicata nuova legge per il cinema, ma il primo provvedimento da adottare subito è senz'altro la revisione della disciplina del cinema d'essai: attribuire la qualifica di 'interesse culturale' all'ultimo film di Neri Parenti, 'Natale a Beverly Hills', rappresenta infatti un vero sabotaggio dell'attuale sistema", ha dichiarato Mario Lorini, presidente della Fice, federazione italiana dei cinema d'essai. "Negli ultimi due anni - prosegue Lorini - siamo rimasti spesso sorpresi dalla scelta di attribuire questa qualifica a opere del tutto prive dei requisiti. Ciò a fronte dei consistenti benefici derivanti, anche indirettamente grazie all'attribuzione automatica della qualifica d'essai, ai film definiti di interesse culturale. La cosiddetta 'legge Urbani' del 2004, introducendo il criterio del 'reference system' per ovviare alla presunta pioggia di finanziamenti statali ad opere non ispirate a logiche di mercato, ha consentito di privilegiare film commercialmente piu' ambiziosi e strutturati, ai danni di autori ed opere più sperimentali e dalla minore resa al botteghino". "Questa tendenza - prosegue Lorini - oltre ad imbarazzare fortemente coloro che lavorano da decenni alla diffusione della cultura cinematografica e della diversità dell'offerta, si risolve in un sabotaggio dei vigenti sistemi di sostegno al cinema d'essai, sempre piu' omologato al cinema commerciale".

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