giovedì 20 maggio 2010

De Luca, mai più soldi a chi non lavora

Regione Campania - Un discorso ''di destra'' quello del Capo dell'Opposizione in Consiglio regionale, Vincenzo De Luca, che al suo primo vero intervento in Aula - subito dopo la relazione del presidente Caldoro - richiama alcuni temi della campagna elettorale, sconfessa molti degli assiomi del centrosinistra bassoliniano e, soprattutto, mette i puntini sulle 'I' rispetto ad una delle performance più conosciute della vecchia coalizione di maggioranza: il reddito di cittadinanza, ovvero, contributi in soldi a chi non lavora. Che sia ''di destra'' lo si capisce dai commenti dei consiglieri nel foyer e, più tardi in Aula, dagli interventi di molti consiglieri di centrodestra - soprattutto Carlo Aveta (destra di Storace) - che concordano con il Sindaco di Salerno. Certo, De Luca annuncia una ''opposizione dura'' ma, precisa, ''non demagogica e nemmeno consociativa''. Sull'esecutivo il giudizio e' sospeso (''la squadra dei docenti dovrà essere alla prova sui fatti perchè non sono chiamati ad una riflessione politica ma ad interventi concreti'') ma chiari sono alcuni 'distinguo': ''Notiamo il peso e il condizionamento che l'Udc potrà esercitare sull'esecutivo regionale e ho la preoccupazione che una logica politica della devastazione clientelare della sanità campana possa trovare spazio ancora in questa regione''. De Luca parla di ''una svolta radicale di logica istituzionale della regione perche' uno dei guai della Campania e' la mancanza dello Stato e dalla concezione delle istituzione come terminali di sistemi di potere personali e correntizi. Se questa sarà la svolta promossa da Caldoro, allora avrà il nostro sostegno''. Il sindaco di Salerno chiede un cambiamento soprattutto sul fronte ''del rigore e della moralità'' e giudica inadeguato il piano ospedaliero che ''va completamente modificato perchè penalizza realtà' urbane importanti e non propone alcunchè' per la riduzione dei costi''. La stoccata forte e' quella sull'occupazione: ''Nessuno pensi di collocarsi negli enti locali, nessuno pensi di poter ricevere denaro senza lavorare, occorre promuovere occupazione per i disoccupati dei comitati di lotta nei settori che necessitano, come l'ambiente. Superare, dunque, il reddito di cittadinanza, utilizzarne le risorse per le politiche sociali, come gli asili nido''. (Asca)

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