domenica 16 maggio 2010

Drastiche le potature del verde pubblico

Sant’Agnello - Il Comune sistema il verde pubblico e lo fa con l’orrenda pratica del violento taglio degli alberi con potature selvagge e senza alcun criterio agro-ambientale, suscitando ancora una volta le reazioni degli ambientalisti ed il malcontento di numerosi cittadini. Le drastiche potature su diverse alberature del patrimonio comunale hanno raggiunto dimensioni tali da compromettere l’integrità e la sopravvivenza del tessuto degli alberi stessi. Di fatto alcune piante amputate sono già morte mentre altre sembrano condannate al deperimento. Immediato l’intervento sella sezione locale del wwf con il presidente Claudio d’Esposito che ha chiesto di conoscere con quali finalità, modalità e competenze sia stata effettuata la potatura oltre alla applicazione di una penale una volta accertati i danni, anche postumi, apportati al verde pubblico e copia della delibera di affidamento dell’appalto. Numerose anche le lamentele da parte dei cittadini che hanno assistito allo scempio delle potature selvagge con devastanti mutilazioni che hanno trasformato gli alberi cittadini in squallidi pali ed in malinconici totem a testimonianza dell’insensibilità ambientale. Qualcuno è andato oltre, ipotizzando che il vero scopo dei tagli non è quello di potare quanto piuttosto quello molto più squallido di fare legna per altri scopi. Non sarebbe la prima volta, infatti, che le tonnellate di legna provenienti da pini malamente amputati finiscono poi nei forni dei ristoranti e delle trattorie della costiera con un business in nero che spesso supera le migliaia di euro. Molti esemplari arborei, come previsto dalle pratiche agro-forestali, non necessitano di potature annuali con tagli che potrebbero essere invece dilatati nell’arco biennale con molto giovamento alla salute delle piante. I tagli selvaggi e maldestri lasciano inoltre sugli alberi grandi cicatrici legnose che creano a loro volta una potenziale area per la diffusione del marciume e dei parassiti sottolineando la pessima cura del verde pubblico che in presenza di aree naturali rappresenta il primo dei dieci parametri che il Touring Club considera nelle valutazioni della Guida Blu. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

Nessun commento: