domenica 23 maggio 2010

Il WWF vince il round: bocciato il parcheggio

Piano di Sorrento - Bocciato dalla soprintendenza il progetto per la realizzazione del parcheggio in via San Michele. In una nota indirizzata al Comune, l’ente di tutela dei beni architettonici e paesaggistici ha evidenziato l’incompatibilità del progetto con la disciplina delineata dal Piano urbanistico territoriale. Quest’ultimo, infatti, nelle zone di rispetto ambientale, consente interventi pubblici finalizzati esclusivamente alla realizzazione di attrezzature di interesse comune, tra le quali non rientrano i parcheggi pertinenziali. Una circostanza ribadita a più riprese dal Tar della Campania e dal Consiglio di Stato in una serie di recenti sentenze. La soprintendenza, dunque, ha sposato in pieno le osservazioni fatte pervenire all’ufficio tecnico comunale dai responsabili della sezione peninsulare del Wwf: gli ambientalisti, infatti, si erano duramente opposti al progetto di realizzazione dell’area di sosta in via San Michele, soprattutto nella parte in cui esso prevede lo smantellamento della zona verde di proprietà comunale, l’edificazione del parcheggio e la successiva ricostruzione del parco con i proventi della vendita dei box auto ai privati. «La zona di via San Michele – dichiara Claudio d’Esposito, presidente del Wwf penisola sorrentina – è un’occasione unica per creare un polmone verde nel pieno centro storico, un’oasi dove piantare alberi e arbusti». Gli ambientalisti già si erano opposti quando, anni fa, l’area verde di via San Michele venne trasformata in parco pubblico, con l’abbattimento di alberi secolari e la costruzione di camminamenti in ghiaia e di un piccolo bar. L’area, tuttavia, nelle ultime tre amministrazioni, non è mai stata inaugurata, sprofondando così nell’abbandono. Di qui l’attacco finale: «A Piano di Sorrento – conclude d’Esposito – esistono ben otto aree verdi, la maggior parte delle quali è chiusa al pubblico da tempo immemorabile: non è ammissibile che si continui a distruggere ettari di fondi agricoli e a cementare giardini e campagne, senza investire però un solo euro nella cura dei parchi pubblici presenti sul territorio». (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)

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