sabato 22 maggio 2010

Le vie della neve e la faggeta del Monte Faito

Il Club Alpino Italiano di Castellammare di Stabia in collaborazione con il gruppo “Escursionisti stabiesi” di www.liberoricercatore.it, ha organizzato per domenica 23 maggio una escursione naturalistica all’antica faggeta del Faito, un itinerario ricco di fascino e storia per ripercorrere le cosiddette “Vie della neve”. Il nostro Faito - spiega il naturalista Ferdinando Fontanella - è un monte straordinariamente interessante, ricco di meraviglie naturalistiche e di storia. L’escursione che abbiamo voluto intitolare: “Le vie della neve e la faggeta del Monte Faito”, è organizzata per riscoprire e ricollegare questo duplice aspetto. I partecipanti passeggiando nell’amenità dei boschi, avranno modo di apprezzare le peculiarità naturalistiche e al contempo ripercorreranno alcuni degli antichi sentieri usati in passato dagli addetti all’industria della neve. Particolarmente interessante sarà la visita ai Faggi monumentali, che per le eccezionali caratteristiche biologiche, incarnano l’essenza stessa dell’albero monumentale, basti pensare che alcuni di questi faggi (dal tronco che supera abbondantemente i 6 metri di circonferenza e chiome che si elevano altissime e maestose), superano abbondantemente i 400 anni di età, e sono tra gli esemplari più longevi conosciuti in Italia. Smisurata è anche la valenza storico/culturale di questi esemplari - continua il naturalista stabiese - i Faggi secolari del Faito sono, infatti, testimoni viventi della ormai estinta industria della neve. Questi alberi bordano le neviere, ossia le fosse dove, un tempo, nel periodo invernale si ammassava la neve caduta al Faito. Prima di stipare la neve, le neviere venivano foderate da uno strato coibento di foglie secche di Faggio. La neve così “interrata” e foderata, era quindi protetta dal calore del suolo e dai venti caldi; il fresco in quota, poi, e la fitta ombra della chioma dei Faggi, assicuravano le condizioni ideali affinché il gelido e prezioso carico resistesse senza sciogliersi fino ai mesi estivi, quando la neve veniva cavata e trasportata in blocchi, per essere venduta in tutti i paesi della Penisola Sorrentina e del vesuviano. Il ruolo dei Faggi era quindi fondamentale per questa industria, tanto importante da meritare la protezione di apposite leggi che ne vietavano il taglio. L’industria della neve ha cessato di esistere nei primi anni del ‘900 con l’avvento delle moderne macchine per la produzione del ghiaccio, da quel momento un velo di silenzioso oblio, ha ammantato l’importante ruolo rivestito dai nostri maestosi Faggi, quasi del tutto dimenticati e spariti dalla memoria collettiva. Per questa affascinante escursione, si dà appuntamento, domenica 23 maggio alla stazione della Funivia di Castellammare di Stabia, con partenza per Monte Faito, fissata alle 9:35. (Maurizio Cuomo)

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