venerdì 7 maggio 2010

Mare inquinato, la difesa dei sindaci “Colpa di depuratori e scarichi abusivi”

«Sono pronto a chiudere il piccolo depuratore di Minori e a organizzare un sistema di bonifica comprensoriale assieme ad almeno tre comuni della costiera amalfitana. Sollecitiamo anche chi è sprovvisto di depuratori, da queste parti sono in tanti. Bisogna attivarsi per la risoluzione dei problemi».Andrea Reale, sindaco di Minori, non si scoraggia davanti agli ultimi risultati dell’Agenzia regionale protezione ambiente Campania (Arpac). I prelievi hanno bocciato la spiaggia di Minori come non balneabile ma lui promette battaglia. «Può esserci stato un problema di correnti. Stiamo lavorando al miglioramento delle condotte e siamo intervenuti sul sistema fognario». Minori è uno dei comuni su cui si è abbattuto il verdetto della non balneabilità, dopo i monitoraggi eseguiti dall’Arpac a fine aprile. Non è l’unico caso. Alla luce degli ultimi esami, ben 83 chilometri di litorale campano sono interdetti alla balneazione. 40 mila metri di costa nella provincia di Napoli, poco più di 15 mila e 500 nella provincia di Salerno, circa 28 mila a Caserta. Mare vietato a Giugliano, in alcuni tratti di Bacoli, a Portici, Torre del greco, Torre Annunziata, in alcune località di Agropoli e Pisciotta. Acque pulite nelle isole, in costiera e in penisola sorrentina. Con qualche eccezione. A Sorrento, ad esempio, nella zona di Marina Grande, le acque sono risultate tutt’altro che limpide. Martedì il sindaco ha preparato l’ordinanza di divieto della balneazione e proprio ieri è stata consegnata ai gestori dei lidi. La sentenza, però, potrebbe ribaltarsi entro la fine del mese. Quando i secondi prelievi potrebbero risultare positivi e riassegnare la balneabilità perduta. «Abbiamo avuto 2 prelievi negativi dovuti a scarichi abusivi— spiega il sindaco Giuseppe Cuomo — a partire da ottobre dello scorso anno ma gli ultimi esami hanno dato esiti incoraggianti. Se saranno positivi a maggio, il problema sarà risolto». Le altre spiagge di Sorrento soddisfano i requisiti ma l’attenzione sulla zona di Marina Grande è particolare. Qui nessuno vuole rischiare il flop turistico dello scorso anno, dovuto in buona parte proprio ai problemi della pulizia delle acque che hanno flagellato tutta la regione. «Spero sia un fatto sporadico — interviene Claudio Ferrara, proprietario dei Bagni di Sant’Anna — ma ci è già stato notificato il divieto di balneazione e questo per noi è un danno. Chiedo al sindaco di attivarsi e di provvedere al controllo dello stato delle fognature a monte dei bagni Aprea». Si tratta di condotte che raccolgono la caduta di diversi alberghi della zona. «I liquami arrivano con una forza indicibile nella fogna intasata —accusa — fuoriescono e arrivano a mare». Restano in bilico anche i Bagni dello Scrajo a Vico Equense. Anche per lo storico stabilimento, la non balneabilità temporanea potrebbe decadere tra meno di un mese. Nuccia Scala, figlia del titolare della struttura è incredula: «Sono allibita. Mai un problema in 100 anni di attività. Questa volta me l’aspettavo, però. Ho assistito ai prelievi. Era il giorno dopo una forte mareggiata, galleggiava della schiuma. E gli analisti hanno prelevato il campione proprio da li». Butta acqua sul fuoco il direttore Arpac Gennaro Volpicelli: «Sui 348 punti di campionamento, 106 sono risultati non balneabili. Per 14 di questi, tra cui Vico e Sorrento, è possibile una revoca. I primi esiti sono stati confortanti.» (di Tiziana Cozzi da la Repubblica Napoli)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sinceramente spero in uno tzunami, un onda abbastanza alta da superare la nostra splendida alta costa a picco sul mare e tale da restituire ai legittimi proprietari la merda che per decenni hanno riversato nel nostro mare.

Speriamo...

Anonimo ha detto...

A Vico Equense non si fa nulla, niente, nada, per il turismo e questi sono i risultati, monnezza, servizi scadenti, prezzi alti, scostumatezza e ignoranza a gogo

Anonimo ha detto...

Vico Equense è il comune peggiore della penisola sorrentina, non conosce il valore del turismo e del turista, l'amministrazione è costituita da un branco di incapaci ignoranti e bifolchi che hanno la presunzione di conoscere e valere.
ecco come muore un territorio che potrebbe essere molto di più di quello che è....nessuno ha mare e montagna come a Vico....Vergogna!

Anonimo ha detto...

Lo stato in cui versa Vico Equense non può però oggettivamente essere accollato solo a questa amministrazione.
La destra è come dici tu ma la sinistra non esiste.
Chi è più colpevole delle due?