venerdì 21 maggio 2010

Sommese: «L’auto blu è un falso problema. Gli sprechi sono altrove»

Regione Campania - Stefano Caldoro nei giorni scorsi ha raccomandato ai nuovi assessori di Palazzo Santa Lucia. “Nel limite del possibile, utilizzate poco le auto di servizio”. Infatti lui viene in Skoda e senza scorta. L’assessore al lavoro, Nappi, si è recato alla sua prima seduta di consiglio regionale con la Fiat Panda di sua proprietà. Il capogruppo del Pdl, Fulvio Martusciello, chiede che la «Campania sia la prima Regione deautobluizzata ». L’assessore al personale, Pasquale Sommese, ex consigliere regionale del Pd e ora uomo forte dell’Unione di centro, fa spallucce. E dopo uno sbuffo e un’occhiata complice allarga le braccia: «E sarebbero queste le diseconomie da cancellare? Io credo sia giusto il contrario». Cioè? «Noi dobbiamo rappresentare la svolta vera: taglio dei consulenti, eliminazione delle società partecipate che sono diventate dei carrozzoni dispendiosi e sobrietà nelle scelte e nella gestione». Appunto: a partire dalle auto blu. O no? «E la ventina di macchine di servizio in dotazione alla giunta regionale le lasciamo marcire in garage? E degli autisti in servizio che ne facciamo: li licenziamo o li mandiamo in cassa integrazione?». Beh, ha parlato lei di sobrietà… «Infatti, la sobrietà deve rispondere ad una esigenza concreta, non a una scelta demagogica. Stiamo vivendo una fase di crisi molto grave a causa del dissesto finanziario della Campania. Siamo in piena crisi economica e la legislatura appena inaugurata sarà di lacrime e sangue. Ma non per questo non bisogna valorizzare le tante professionalità interne alla Regione Campania che, finora, sono state pesantemente mortificate, a causa del continuo e dispendioso ricorso ai consulenti esterni». Insomma, assessore Sommese: lei non rinuncerà all’auto blu? «E perché dovrei? Gli autisti sono dipendenti della Regione. Le auto sono della Regione. È tutto già pagato: lo spreco sarebbe agire in senso contrario, non utilizzare ciò che si ha. E poi, le auto le utilizzano anche i dirigenti, non soltanto gli assessori. E fin quando verranno impiegate per doveri di ufficio, io mi batterò perché si continui a utilizzarle. Ma niente privilegi. Ecco, i dirigenti della Regione hanno diritto ad essere valorizzati al meglio, ma dovranno dare risposte veloci e contribuire a sburocratizzare l’ente».

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