mercoledì 12 maggio 2010

Stessa spiaggia stesso mare …

Vico Equense - Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare … recitava così una canzone degli anni sessanta, ma non ci sentiamo di sposare la tesi del motivo guardando lo stato in cui versano le spiagge. Ogni anno, ad inizio estate assistiamo alle solite dichiarazioni di intenti, programmi, progetti ma, al dunque, dopo le parole, tutto rimane lo stesso per chi usufruisce delle aree pubbliche. I cittadini di Vico Equense, nel corso degli anni, hanno visto progressivamente eroso il proprio diritto a fruire delle spiagge del Comune. Gli stabilimenti balneari, pagando cifre irrisorie, impediscono qualsiasi accesso ai bagnanti, nonostante la finanziaria 2007 di Prodi ha ribadito che non può essere impedito l’accesso alla costa. Sulle spiagge libere, in pratica le Postali, il Pezzolo e le Calcare, i chioschi hanno creato mini stabilimenti balneari. Sarebbe auspicabile, riotrnare ad una gestione diretta da parte del Comune delle spiagge in Concessione dello stesso, dati i buoni risultati della sperimentazione effettuata nell’estate 2007; nel caso di assegnazione della gestione ai chioschi, gli stessi dovranno dare tutte le garanzie necessarie perché non si verifichino incresciosi episodi, come l’espulsione dei residenti (a tariffa ridotta) e mantenendo la possibilità di installazione di ombrelloni e sdraio solo ed esclusivamente su richiesta e senza impedire l’accesso libero all’area.

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