martedì 11 maggio 2010

Università, l'allarme di Bersani

"Troppi tagli, il governo si fermi"

"Si promettono riforme e si massacrano gli apparati formativi". Ecco il grido di guerra di Pierluigi Bersani, che parla a Napoli battezzando il primo di dodici incontri che il partito terrà in varie città proprio sul tema dell'università, che "alla riforma deve arrivarci viva". È l'ennesima stoccata alla proposta di riforma del ministro Gelmini. "Sì al confronto sulla riforma - dice Bersani - ma a patto che l'esecutivo faccia un passo indietro sui tagli previsti per l'anno in corso". Tagli che rischiano di far collassare il sistema campano. Come hanno ripetuto, in varie forme, durante alla Stazione marittima, molti degli intervenuti. Ad esempio Lida Viganoni, rettore dell'Orientale: "Siamo già sottofinanziati da dieci anni, e con ulteriori tagli rischiamo il collasso". "Si parla di decurtazione al fondo ordinario - dice il rettore di Fisciano Raimondo Pasquino - e la verità è che l'ordinario non basta a pagare neanche il personale: senza risorse aggiuntive non si fa nessuna riforma". "Il principio del costo zero - proclama Pasquale Ciriello, parlamentare e ex rettore dell'Orientale - è l'albero a cui impiccare l'università". C'era una poltrona vuota in sala, quella del rettore dell'Ateneo più grande, Guido Trombetti. Assenza di cui si è discusso nonostante il "non ne so nulla" di Bersani. Impossibile non parlarne, viste le voci insistenti di un suo possibile ingresso nella giunta regionale di Stefano Caldoro. Ciriello non si sottrae: "Quando è nata questa iniziativa, Guido ci fece sapere che in questi giorni sarebbe stato impegnato al Politecnico di Torino. Comunque dico che la sua esperienza potrebbe essere positiva, lo stesso Caldoro è persona stimabile. La cosa insomma avrebbe dei possibili risvolti positivi, sempre che Caldoro riesca a tenere testa ai soliti ambienti". La carica dei partiti insomma potrebbe tenere fuori dalla porta il rettore, tanto più che con ancora maggiore certezza viene già dato in giunta un altro cattedratico come il preside di Ingegneria Edoardo Cosenza. E si riparla anche di Pasquino. "Nessuno mi ha proposto nulla", dice il rettore di Salerno. Anche per lui però Caldoro non è Belzebù, anzi: "La nostra università avrebbe tutto da guadagnare anche da una collaborazione con uno che è già stato ministro e conosce la materia". Lo stesso Caldoro su cui invece Bersani non può fare a meno di sbottare, a fine giornata, per i continui attacchi al centrosinistra sul tema della sanità e dei conti in rosso: "Basta con le polemiche, Caldoro pensi a governare. Immagino che il presidente entrante, piuttosto che fare la giunta rapidamente, preferisca qualche polemica retrospettiva. Il problema è grosso, dove ha governato il centrosinistra ha sempre trovato eredità peggiori di quelle che ha lasciato, quindi non facciamo di queste gare". (di Roberto Fuccillo Repubblica Napoli)

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