giovedì 12 agosto 2010

Case

I Finiani tirano fuori la storia della casa di Arcore, lo fa l’onorevole Briguglio, in risposta alle accuse del PdL a Gianfranco Fini sulla vicenda della casa a Montecarlo. Il premier dovrebbe «chiarire agli italiani», ha detto Briguglio, come acquistò villa San Martino a metà degli anni Settanta. La storia c’è, è appassionante e a suo tempo fu raccontata dalla stampa con dovizia di particolari. In breve, la villa di Arcore – che in realtà si chiama Villa San Martino – fu acquistata da Berlusconi da una contessa, all’epoca minorenne e orfana, la cui tutela legale era stata affidata al senatore liberale Giorgio Bergamasco e all’allora giovane avvocato Cesare Previti. E fu pagata una cifra ridicola: 500 milioni di lire a fronte di un immobile che le banche valuteranno oltre i sette miliardi di lire. Ma la storia è più intricata di così, e vede muovere i primi passi a personaggi che diverranno poi protagonisti della vita politica italiana, dallo stesso Previti a Marcello Dell’Utri. Nel 2004 Nando Dalla Chiesa la raccontò per intero in un lungo articolo pubblicato sull’Unità.

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