giovedì 12 agosto 2010

Ciao Campania

Il giro d'Italia in vespa, di Marco Giovannelli, continua. Lascia la Campania, dopo tre notti, due tappe e 400 km tondi. “Entrato a Baia Domizia e uscito dopo Sapri. Ci sono tre diverse Campanie.” – ci spiega Marco –“La prima da farmi trattenere il fiato. Da star male anche fisicamente avvolto dalla puzza, dallo schifo, dalla sensazione di non essere nel mio Paese. È tutto il tratto che va dalle porte di Napoli a Vico Equense. Chilometri di terra della camorra. Tutto intorno al Vesuvio, Napoli compresa, avverti un senso di abbandono, di disperazione, di rassegnazione. Una brutta sensazione e queste sono reazioni epidermiche, troppo affrettate, ma è quello che ho provato. Un disagio che non conoscevo in forme così forti. Poi c’è un’altra Campania. Quella che ho trovato a Vico Equense e da lì fino ad Acciaroli nel Cilento. Bella, ma davvero bella. Non solo nella dimensione naturalistica e storica, ma anche in quella culturale. È una Campania che sta cambiando. Che attinge le radici nelle sue tradizioni, ma che è aperta alle novità. Una perla Ravello, ma come giustamente qualcun mi ha fatto notare c’è molto altro. E poi c’è Acciaroli con il suo sindaco pescatore. Qui siamo in un’altra categoria. Qui c’è il coraggio, la visione, l’amore, la passione. Il mare di questo tratto di costa non è sconvolgente, non lascia a bocca aperta come nel sorrentino o nella costiera amalfitana o ancora nella discesa verso Maratea. Proprio questo rende Acciaroli ancora più bella nella sua semplicità. Occorrerebbe studiarla di più questa esperienza perché ne trarremmo insegnamenti tutti. A partire dalla politica. Coraggioso Vassallo quando dice «noi siamo leghisti». Lui è un mago delle provocazioni e sa far parlare di sé, ma non è solo questo. Pone questioni reali e lo fa con intelligenza e preparazione. Lui era ed è davvero un pescatore e stando una giornata con lui lo si capisce da tanti piccoli particolari. Sta tra la gente e guarda ai veri problemi. La sua Acciaroli e le Cinque terre hanno molto in comune. Ne riparlerò.”

Cliccando sulla foto il resoconto, pubblicato oggi, de “L’Unità” della tappa vicana

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