sabato 14 agosto 2010

Costiera-boom, il gran ritorno degli italiani

Sorrento - Il tutto, ma proprio tutto esaurito, non c’è. Ma il dato confortante è che il periodo di Ferrragosto si preannuncia con un pienone rassicurante: le strutture ricettive della penisola sorrentina possono contare su un buon numero di presenze. «Anche se i conti li potremo tirare solo alla fine - conferma il presidente di Federalberghi e patron dell’Imperial Tramontano, Costanzo Iaccarino - questo Ferragosto, sebbene non eccezionale, segna un discreto trend grazie soprattutto all’aumento delle presenze di turisti italiani». Viaggi troppo costosi all’estero: una tendenza questa registrata in tutte le località del nostro Paese. In chiaroscuro, invece, la prima parte della stagione, nella quale aumenta sì il numero dei vacanzieri ma di contro cala il fatturato delle strutture alberghiere. «Dai primi dati - spiega Iaccarino - possiamo affermare che nella prima parte dell’estate si è registrato un incremento delle presenze negli alberghi della penisola sorrentina. Questo perchè strutture di ogni categoria, per richiamare più turisti e far fronte alla crisi, hanno abbassato di parecchio i prezzi. L’aumento dei posti letto è stato all’incirca del dieci per cento rispetto allo scorsa stagione». «Abbiamo già buone prospettive per l’anno prossimo - annuncia il presidente di Federalberghi - con un aumento dei turisti britannici e il risveglio del mercato statunitense, una tendenza positiva legata alla svalutazione dell’euro nei confronti di dollaro e sterlina che rende nuovamente appetibile trascorrere per gli stranieri le vacanze in Italia». Anche il presidente del Consorzio albergatori di Sorrento e proprietario de ”La Solara”, Ugo Di Maio, è alquanto ottimista: «La stagione in corso sta procedendo discretamente, sebbene alcune categorie di strutture turistiche continuino ad attraversare un periodo difficile. Le prospettive sembrano essere incoraggianti». Non è tutto oro, però, quel che luccica. Di fronte all’aumento di arrivi e presenze le strutture alberghiere devono fare i conti con la contrazione del fatturato. «Per poter essere concorrenziali sul mercato - sottolinea Iaccarino - siamo stati costretti a ridurre i prezzi e ciò comporta inevitabilmente un calo dei ricavi tra il 20 e il 30 per cento». A preoccupare gli operatori del settore anche un altro fattore: la stagione si accorcia sempre più. «Ormai – afferma Ugo Di Maio – sia in primavera che in autunno non registriamo più i flussi degli anni passati, con la maggior parte delle presenze compressa nei soli mesi estivi». A riequilibrare questo trend non interviene neppure più il last minute. «Oggi le vacanze non si programmano neppure pochi giorni prima della partenza – conferma Iaccarino -. Proprio all’ultimo istante, quando le valigie sono già pronte, si decide dove andare e quanto spendere. Solo chi vende su Internet i propri pacchetti vacanze riesce ad accaparrarsi questa clientela con condizioni favorevolissime». Luci e ombre anche sulla ristorazione. «La crisi si fa sentire, ci sono meno clienti dell’anno scorso», dice Francesco Gargiulo del «Riccardo di Francischiello» di Massa Lubrense. Ma non per tutti i ristoranti è così, come spiega Paolo Esposito: «Alla ”Basilica” abbiamo avuto un incremento del 20 per cento, mentre al «Caruso», che è un locale di nicchia, si registra un sensibile calo di presenze». (Massimiliano D’Esposito il Mattino)

Nessun commento: