martedì 10 agosto 2010

Lauro: il Salary Cap, una rivoluzione della trasparenza per il calcio italiano

Il Sen. Raffaele Lauro (PdL) ha presentato un disegno di legge sulle norme in materia di bilanci delle società calcistiche. "La crisi del settore calcistico - ha affermato Lauro - si trascina ormai da molto tempo e tende ad aggravarsi sempre più. Si tratta, senza ombra di dubbio, di una crisi molto grave, che richiede interventi strutturali. Ad oggi, invece, i pochi tentativi posti in essere, sono stati limitati alla concessione di una mera dilazione o rateizzazione pluriennale dei debiti fiscali delle società, non accompagnata da alcuna misura di reale risanamento del calcio italiano. Si può dire che le misure «salva calcio» si siano tradotte in misure «salva società», perpetuando in tal modo, il fiorire di artifizi contabili, che spesso si traducono in veri e propri falsi in bilancio." "Occorre - ha continuato Lauro - contenere gli ingenti oneri legati ad acquisti e contratti di ingaggio per giocatori e allenatori dal costo stratosferico e tutelare il regolare svolgimento dei Campionati e delle Coppe, offrendo uno spettacolo coerente, con il rispetto delle regole, a tutti i tifosi che hanno il diritto di assistere al regolare svolgimento di competizioni agonistiche. Il mondo del calcio professionistico, è oramai sempre più caratterizzato, da livelli retributivi e grandezze patrimoniali, che non hanno più alcun rapporto con la realtà economica del Paese, con le retribuzioni e valori di qualsiasi altro settore della nostra economia." "Appare dunque urgente - ha concluso Lauro - sia come misura moralizzatrice che come misura intesa a salvaguardare l’integrità economica del settore, intervenire con una energica azione "calmieratrice", affidata alla Federazione, che ne determina il tetto massimo complessivo delle spese di ingaggio per ciascuna categoria e fissa alcuni criteri per la sua ripartizione, in ragione della posizione raggiunta in classifica, della partecipazione a competizioni internazionali, del numero abbonati, dei biglietti venduti e dell'indebitamento complessivo della società."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sai che novità, in tutti gli sport made in USA esiste già da 50 anni. Il mancato rispetto prevede sanzioni pesantissime.
In Italia che è il paese del "biscotto" per antonomasia questa norma senza le adeguaate sanzioni è pura utopia.
Ciao