giovedì 26 agosto 2010

Lido la Solara, il titolare: ecco la verità

Sorrento - «I rifiuti di vario genere citati dagli organi d’informazione sono situati al di fuori della zona demaniale di competenza dello stabilimento da me gestito e si tratta esclusivamente di materiali ferrosi depositati dalle onde del mare a seguito della mareggiata avvenuta nel dicembre di circa 10 anni fa (con dichiarazione di calamità naturale), che distrusse completamente l’intera struttura». A parlare è Paolo Spartano, titolare del lido balneare «La Solara», che sorge presso i Bagni della Regina Giovanna, al Capo di Sorrento. L’uomo è stato denunciato alla vigilia del Ferragosto per «distruzione o deturpazione di bellezze naturali» e per «attività di gestione di rifiuti non autorizzata» dopo che una task force composta da guardia di finanza, vigili urbani, personale dell’Asl e dell’Arpac, aveva individuato nell’area alle spalle del lido tutta una serie di materiali stipati alla rinfusa. In sostanza Spartano replica che i rifiuti ritrovati oggi, altro non sarebbero che i detriti depositati sugli scogli dalla mareggiata che nel 2000, quindi oltre dieci anni fa, si è abbattuta sulla zona provocando anche la distruzione del lido. «Da decenni chiosa Spartano - lo stabilimento La Solara gestisce un costante servizio di controllo, accoglienza e assistenza ai tanti visitatori dei reperti archeologici della Regina Giovanna e della meravigliosa scogliera del Capo di Sorrento. Chi gestisce lo stabilimento lavora ogni giorno tra mille difficoltà per la tutela dell’area e gradirebbe non essere confuso con i tanti speculatori che, il più delle volte indisturbati, lucrano sulla distruzione del paesaggio naturale della costiera sorrentina e del litorale del Capo di Sorrento». (Massimiliano D’Esposito il Mattino)

1 commento:

Anonimo ha detto...

se questo incantevole posto della costiera fosse gestito da una persona civile e magari 'guidata' da una Amministrazione Comunale attenta al paesaggio non ci ritroveremmo un ignobile fabbrica da capannone abusiva e sgangherata.
Dare un posto simile nelle mani di incoscienti e ignoranti ci espone ancora una volta al ludibrio dei soliti 'napoletani' che deturpano per una sorta di autolesionismo le loro bellezze naturali e storiche :
basta con queste prepotenze da lazzari!