martedì 10 agosto 2010

Nasce il piano di sviluppo della Penisola sorrentina

Da Massa Lubrense a Meta, Comuni uniti per opere pubbliche, mobilità ed energia alternativa

Sorrento - Un serio sviluppo territoriale della costiera sorrentina passa anche attraverso il superamento di sterili campanilismi, per approdare alla definizione di obiettivi e strategie condivise da tutti gli enti locali. E' in questa direzione che punta il protocollo d'intesa sottoscritto stamane a Palazzo Sant'Antonino, sede del municipio di Sorrento, dai rappresentanti dei Comuni di Massa Lubrense, Sorrento, Sant'Agnello, Piano di Sorrento e Meta. Un segnale chiaro, quello lanciato dalle amministrazioni, che annunciano la creazione di un Piano di sviluppo territoriale della penisola sorrentina, in grado di individuare e realizzare aree sportive e fieristiche, creare un efficiente sistema di mobilità, dare vita ad impianti di produzione energetica alternativa. Quattro obiettivi, che le cinque municipalità, riunite sotto un'unica cabina di regia, intendono perseguire attingendo sia a finanziamenti regionali e comunitari sia alla disponibilità finanziaria di ciascun ente. Due gli strumenti previsti: un Ufficio Consortile per l'applicazione e l'attuazione dell'accordo, formato da dipendenti delle amministrazioni, e un Tavolo di concertazione istituzionale degli enti sottoscrittori del protocollo, costituito dai sindaci del Comuni o da loro delegati, finalizzato alla programmazione e all'attuazione degli interventi. "Comincia a prendere corpo il progetto di una Unione dei Comuni per affrontare, insieme, tutte le problematiche dell'intero territorio della penisola sorrentina - dichiara il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo -. Tra i tanti progetti in cantiere, c'è l'individuazione di un'area per costruire il nuovo stadio della costiera. Una struttura polivalente, che possa ospitare sia la nostra squadra di calcio che grandi eventi estivi. Questo è uno dei tanti esempi delle opere che, uniti, possiamo realizzare". (Ago Press)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Vico ormai è esclusa dalla penisola, andiamo sempre più verso l'area stabiese , sperando che gli stabiesi non si offendano

Anonimo ha detto...

Peccato Vico ne resti fuori, poteva essere un'occasione di sviluppo.

Anonimo ha detto...

"Occasione di sviluppo" è una locuzione che il Sindaco Spardista non sa nemmeno cosa significa.
Comincio a sentirmi male...

Anonimo ha detto...

il comune di vico equense, oltre al sindaco, anche i dirigenti dell'amministrazione sono incapaci ed impreparati ad affrontare un discorso di sviluppo del territorio.

Anonimo ha detto...

In penisola ci schifano e chi non lo fa ci guarda come ad un ammalato con poietosa benevolenza. molti non sono mai venuti a vico,( e che ci venivano a fare?)
siamo lontani anche da castellammare, siatene certi, ci schifano anche loro.Siamo forse, grazie a politiche di potere, più vicini ai "monti lattari" paesi arrampicati nell'agerolino. Il Sindaco non sa ed è mal consigliato sul da farsi. l'opposizione SA ma non lo dice..cazzimma?? no è uin bluff neanche "loro" sannom che ..zo fare!
Stam 'nguajat!