sabato 7 agosto 2010

Transizione

Se fossimo un paese civile, cioè un paese in cui le regole vengono rispettate e la volontà degli elettori anche, il Parlamento sarebbe già stato sciolto e nuove elezioni sarebbero già state convocate. La maggioranza scelta dai cittadini due anni fa, infatti, non esiste più. Pierluigi Bersani, segretario del PD, per spiegare al paese e ai suoi elettori quali sono le idee del Partito Democratico per il prossimo futuro, si affida a Repubblica. “Non si tratta solo di mandare a casa un governo. Dobbiamo superare una fase lunga sedici anni, non due. Dobbiamo liberarci di Berlusconi. Per questo non vado troppo per il sottile e mi rivolgo a tutti. Se è vero che rischia la democrazia, se la posta in gioco è quella, ognuno si assuma le proprie responsabilità. Accorciamo le distanze tra i partiti che vogliono archiviare questa stagione ed evitiamo veti reciproci”. "In questa situazione, con la barca che fa acqua, non si può andare a un immediato scontro elettorale. Bisogna affrontare i temi sociali, cambiare una legge elettorale deleteria, bonificare le norme che favoriscono la corruzione. Non è un ribaltone, è una fase che consente al Paese di scegliere alternative che non siano nel vecchio film. è il nostro modo per predisporre il sistema alle elezioni. Ma non temiamo affatto il voto. Se ci si arriva però dev'essere chiaro che è Berlusconi a far precipitare tutto. Per problemi suoi, solo suoi. Io non divido con lui questa responsabilità". Insomma, per il PD è meglio un governo di transizione.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non c'è limite al ridicolo ...