martedì 28 settembre 2010

Ritardi e errori, nel caos la consegna della posta

I dirigenti: «Problemi risolti con le nuove assunzioni»

Meta - Corrispondenza recapitata con ritardi di varie settimane. Bollette delle varie utenze consegnate ben oltre la scadenza fissata per il pagamento. Lettere smistate a destinatari diversi da quelli indicati sulla busta, o addirittura abbandonate nelle fessure dei muri. Sono soltanto alcuni dei disagi, patiti dai metesi ormai da diverso tempo. Una situazione insostenibile, che nelle scorse settimane ha spinto l’assessore ai Servizi sociali Giuseppe Tito, ad inviare una nota ufficiale al dipartimento per le Comunicazioni del ministero dello Sviluppo economico con l’intento di segnalare il disservizio e di chiederne la rapida e definitiva eliminazione. «Si tratta di una situazione inaccettabile – attacca l’assessore - per la quale ho raccolto le lamentele di larga parte della cittadinanza: evidentemente, le Poste hanno deciso di privilegiare il servizio bancario a discapito di quello postale, con conseguenze devastanti per gli utenti. Ma i cittadini di Meta e dell’intera penisola sorrentina non possono essere penalizzati in questa maniera». «Ad oggi - continua l’assessore - non abbiamo avuto ancora riscontro dal dipartimento delle Comunicazioni, motivo per il quale, nelle prossime settimane, solleciterò i parlamentari di riferimento della penisola sorrentina, affinché presentino una interrogazione al premier Silvio Berlusconi, che attualmente ricopre anche il ruolo di ministro dello Sviluppo economico». Immediata la replica delle Poste: «Si sono registrati ritardi nella consegna – spiegano dal settore comunicazione territoriale – in particolare in una delle tre zone del territorio causa dell'assenza del portalettere titolare, subito sostituto da postini stagionali che hanno inizialmente incontrato notevoli difficoltà a causa della scarsa conoscenza del territorio. Problemi acuiti dai numerosi casi di omonimia e dall’insufficienza dei numeri civici. Con le nuove assunzioni di questi giorni, però, il problema sarà del tutto superato». (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)

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