giovedì 23 dicembre 2010

Contro l'attacco della barbaria è necessario difendersi con la cultura

Vico Equense - "I danni al paesaggio ci colpiscono tutti, come individui e come collettività. Uccidono la memoria storica, feriscono la nostra salute fisica e mentale, offendono i diritti delle generazioni future. L'ambiente è devastato impunemente ogni giorno, il pubblico interesse calpestato per il profitto di pochi. Le leggi che dovrebbero proteggerci sono dominate da un paralizzante 'fuoco amico' fra poteri pubblici, dai conflitti di competenza fra Stato e Regioni. Ma in questo labirinto è necessario trovare la strada: perché l'apatia dei cittadini è la migliore alleata dei predatori senza scrupoli. È necessario un nuovo discorso sul paesaggio, che analizzi le radici etiche e giuridiche della tradizione italiana di tutela, ma anche le ragioni del suo logoramento. Per non farci sentire fuori luogo nello spazio in cui viviamo, ma capaci di reagire al saccheggio del territorio facendo mente locale. La qualità del paesaggio e dell'ambiente non è un lusso, è una necessità, è il miglior investimento sul nostro futuro. Non può essere svenduta a nessun prezzo. Contro la colpevole inerzia di troppi politici, è necessaria una forte azione popolare che rimetta sul tappeto il tema del bene comune come fondamento della democrazia, della libertà, della legalità, dell'uguaglianza. Per rivendicare la priorità del pubblico interesse, i legami di solidarietà che sono il cuore e il lievito della nostra Costituzione." Sono parole tragicamente vere, tratte dall´ultimo libro di Salvatore Settis[1], un libro che regalerò a Natale, già direttore della Normale di Pisa, archeologo, storico di fama mondiale. Sono parole che mi sono venute in mente mentre ieri leggevo l´ultima devastante notizia per una terra che non credo abbia più possibilità di salvezza, condannata ad una caduta inarrestabile di civiltà e ad una barbara devastazione ambientale fatta passare per normativa di tutela e programmazione territoriale. Sto parlando del nuovo Piano Casa approvato ieri dalla Regione Campania con 26 voti a favore e 16 contrari. Il Piano consente l´ampliamento fino al 20% della volumetria esistente per uso abitativo, del 36% per interventi di demolizione, ricostruzione e la riqualificazione delle aree urbane degradate, con la possibilità di trasformare le aree industriali dismesse in edilizia abitativa e sociale con un aumento di volumetria del 30%. Sono state ampliate anche le possibilità di intervento nelle zone agricole e ammesso il cambio di destinazione d´uso. Questa legge è il regalo di Natale che la Regione Campania ha fatto ai costruttori, ai palazzinari, ai geometri d´assalto. Per l´Assessore Regionale Marcello Taglialatela, la legge appena approvata, risponde alle esigenze del territorio e delle diverse categorie; per l´Assessore, "mettere in moto l´edilizia significa mettere in moto l´economia", niente di più falso di questa affermazione. L´investimento sul mattone è sintomatico di un paese pietrificato, è il caso di dire, nell´immobilità degli investimenti sugli immobili, un paese arretrato e culturalmente chiuso, con politici che non comprendono che investire i risparmi sul mattone, significa bloccare i capitali e non metterli in circolazione investiti, magari sulla ricerca, la cultura, insomma sulla crescita civile del paese. Secondo le stime europee riportate da Settis, siamo il paese europeo col più basso tasso di crescita demografica ed il più alto consumo di suolo procapite, in pratica per ogni nuovo nato costruiamo 47 vani e il numero si raddoppia quasi in Campania. Questa legge nefasta si aggiunge a quella- pure regionale - del 15/10/2010 a modifica alla legge regionale 21 Gennaio 2010 n° 2", avente ad oggetto gli stabilimenti balneari della regione Campania. "la proposta di legge, ad iniziativa del Gruppo Consiliare Regionale dell´Unione di Centro, consente alle strutture balneari la permanenza degli stabilimenti per l´intero anno solare ovvero, la possibilità ai gestori delle spiagge, di estendere le concessioni nell'arco dell'intero anno e non solo in estate, determinando, anche in inverno, una forte limitazione del libero accesso agli arenili ed anche una trasformazione degli stessi con strutture che se una volta avevano una durata stagionale, oggi, saranno considerate tout court fisse o inamovibili. Tutto questo è gravissimo!!! E´ un uso selvaggiamente privatistico del territorio che queste amministrazione stanno esercitando contro ogni limite più sopportabile. Stiamo massacrando la nostra terra e intorno c´è il silenzio se si eccettuano rare e sporadiche voci oppositorie. Se la società politica che vara queste leggi è barbara e corta di vedute, la società che dovrebbe definirsi civile è di fatto, nell´ 80% una società incivile. In Campania, ma sarei portato a dire in Italia e dunque anche a Vico Equense si pone con forza di sollevare urgentemente la questione della legalità, come punto dal quale partire per provare a risollevarsi e immediatamente dopo, la questione del degrado del paesaggio e dell´ambiente. Sono chiamati tutti per questa lotta soprattutto il mondo dell´Università, e gli organi che per statuto hanno compiti di tutela e di controllo. Se non si capisce e se non avviene questo è la fine. (Franco Cuomo - VAS Verdi Ambiente e Società)

VIDEO

[1] S.Settis, Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile, Einaudi, To.2010;

12 commenti:

Anonimo ha detto...

beato te, franco cuomo, che hai una casa.

ciao un tuo amico

franco cuomo ha detto...

Pago un pigione di casa dal 1986, hanno in cui decisi di andare a vivere per conto mio, buffone! se fossi mio amico la sapresti questa cosa e io non ho amici anonimi. Verme!Ho abitato a via sconduci dal 1986 al 1992, dal 1992 al 1999 a meta di sorrento e dal 2000 ad oggi a via stella 7,nella casa di Tommaso Scaramellino, a occhio e croce avrò pagato tra lire ed euro qualcosa come 100 milioni di vecchie lire.

Anonimo ha detto...

Il primo anonimo è il classico provocatore minaccioso che vota centrodestra.
Dare la casa a tutti è una politica complicata e non si può fare lasciando fare a tutti quello che vogliono. Perchè chi ha zero continuerà ad avere zero, chi ha uno avrà due, ... chi ha dieci avrà 20 e così all'infinito, così i tuoi stupidi figli avranno una città degradata ai livelli di baia domitia.
Vergogna.

Franco Cuomo ha detto...

Il verme buffone mi ha scritto in privato. Ha detto che ho una casa a via m. Natale, e' vero e' al piano terra, saprv anche della divisione dei beni. Quella casa non l'abito io, ma mia nipote. Non ho mai pensato alla casa come la proprieta', perche' quando muori dovrai lasciare tutto e lui, sicuramente ha paura di morire e crede che facendosi una casa o due o tre case non morirà più . Sono in casa in fitto da più di 30 anni, ovvero una vita, e la casa di proprietà e' concetto che non mi
appartiene, altrimenti avrei abitato quella casa. Ma il buffone e' un buffone e... morira' ... prima di me , lui attaccato alle sue pietre e io libero di aver scelto di pagare un pigione e sentirmi
libero . La tristezza più grande e' che l'Italia e'fatta da buffoni come questi.
Franco Cuomo dal mio I phone

Anonimo ha detto...

Caro Franco, vico equense è piena di vermi che minacciano e vengono a vedere le tue pagliuzze senza guardare il trave nel loro occhio.
Fa parte della logica: siamo tutti uguali, tutti una melma, tutti mariuoli allo stesso modo.
E' la vecchia storia dei miserabili iracondi.

Anonimo ha detto...

caro franco, come mai sei pieno di rabbia, non parli con tranquillità.
qualcosa ti turba?
una volta la calma era il tuo forte.
saluti

Anonimo ha detto...

Franco fai bene.
Questa città è gestita male e tutti lo sanno.
Ma pochi parlano.
E' il classico modo di finire male.
Molto male.

Anonimo ha detto...

La verità è che attorno all'abusivismo edilizio e ai poveretti che sono costretti a farlo per necessità e quei vermi che lo fanno per speculazione vi è un universo variecato che costituisce la vera piaga puzzolente della questione:politici, tecnici, avvocati compiacenti ecc.ecc.ecc che rappresentano una vera e propia lobbies difficile, se non impossibile da distruggere. Ma pensate che se veramente si volesse debbellare il fenomeno non lo si debellerebbe? Ma ve lo siete mai chiesto quanto costa alle casse comunali e di conseguenza a noi contribuenti il fenomeno? Non meno di 500.000 Euro all'anno! A vantaggio di quanta popolazione? Forse il 10%!

Franco Cuomo ha detto...

La calma e la tranquillità non sono mai statiil mio forte, si vede che u vermi non mi conoscono. Sono irascibile e iracondo e schifo dal profondo di me stesso 89% della gente di Vico e collina. Per questo non sono un buon politico. Buon Natale al rimanente 11%

Anonimo ha detto...

A vico non c'è assolutamente bisogno di nuove case.
Le case, dati alla mano, ci sono per tutti. Certo, non tutti possono averla in proprietà. Però anche a me piacerebbe tanto una Mercedes Slk...

Anonimo ha detto...

denunciamo i proprietari che fittano in nero

Anonimo ha detto...

forza franco, ti devi mettere in qualche lista alle prossime elezioni, in consiglio comunale serve una persona come te.
perche non ti metti come sindaco.
forza franco