domenica 13 febbraio 2011

Parcheggi comunali, l’iniziativa del Pd per bloccare i progetti

Piano di Sorrento - Un flash-mob per contestare il cemento selvaggio e la distruzione degli agrumeti. I ragazzi della penisola sorrentina scendono in campo con una singolare iniziativa organizzata dalla sezione locale dei Giovani Democratici e da Alessandro Schisano, consigliere comunale sorrentino del Partito Democratico in difesa dell’ambiente e contro la cementificazione della Costiera. Nel mirino ci saranno ancora una volta parcheggi e box auto, per costruire i quali, secondo quanto sostengono i manifestanti, le amministrazioni comunali stanno distruggendo giardini ed agrumeti assurti nel tempo a simbolo della penisola sorrentina. Mercoledì alle 14, dunque, i ragazzi si ritroveranno a Massa Lubrense, nella frazione di Sant’Agata, dove per un quarto d’ora occuperanno uno spazio pubblico, che verrà individuato al momento, e senza alcun preavviso. La protesta si svolgerà secondo le stesse modalità anche a Sorrento, dove i giovani si ritroveranno invece alle 15 nei pressi del tribunale, e poi ancora a Piano, dove il raduno è fissato invece per le ore 16 nel piazzale antistante la stazione, ed infine a Meta, dove la protesta partirà alle 17 da via del Lauro. Ad essere occupate, saranno le varie aree dove le amministrazioni comunali intendono costruire, oppure dove hanno già dato il via alla realizzazione di parcheggi e box auto. Qui i manifestanti, al grido di «Sul box-auto poniamo il veto, rivogliamo l’agrumeto», insceneranno la loro protesta. I ragazzi hanno anche intenzione di raccogliere vario materiale fotografico che dovrà poi essere esposto a fine febbraio nel corso di un sit-in organizzato per denunciare lo scempio dei giardini e sensibilizzare i cittadini sul tema del cemento selvaggio. A chiarirlo è Antonio D’Aniello, leader dei Giovani Democratici: «Il nostro obiettivo è gridare un chiaro e convinto ”no” ai parcheggi ed ai box auto costruiti dove attualmente sorgono gli agrumeti che sono stati da secoli un elemnto simbolo del paesaggio della nostra terra – precisa – I politici ricordino che lo stupro del territorio è una scelta non solo poco lungimirante ma anche gravemente autolesionista, visto che distrugge una delle principali attrattive turistiche della costiera». (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)

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