martedì 10 maggio 2011

“Chi non crea non può fare a meno di distruggere”

Vico Equense - Mi chiamo Raffaele Lauro e sono nato a Vico Equense il 3 luglio del 1983. Sto per laurearmi in scienze politiche con una tesi sul non profit, un mondo al quale ho dedicato in questi anni energie e passione: ho collaborato infatti con molte associazioni, organizzando iniziative civiche e culturali in tutta la penisola sorrentina. Intorno a me vedo una Vico ricca, ma allo stesso tempo sciatta e distratta; una Vico bella, ma purtroppo schiava di un potere che, nell'ossessione del “fare”, troppo spesso arronza e imbruttisce. Un esempio su tutti: nel 2000 ho trascorso i mesi estivi su una sedia a rotelle. Tante piccole cose quotidiane diventarono in quel periodo più difficili: andare in spiaggia, uscire per una passeggiata, entrare in una pizzeria per mangiare con gli amici. Sono passati 11 anni e non è cambiato nulla, anzi Vico ha fatto persino qualche passo indietro. Gimcane e chicane ostacoli quotidiani, tra un cantiere e l'altro, per raggiungere gli uffici comunali; nessuna – nessuna! - delle nostre strutture ricettive censita sul sito www.turismoaccessibile.org, che elenca i luoghi a portata di carrozzina nella nostra regione. Nessuna traccia – ormai da anni – dell'isola pedonale estiva, che all'epoca mi aveva consentito di passare qualche bella serata di libertà lungo le strade prive di traffico... e persino un'opera di nuova costruzione come la scalinata della Chiesa di San Ciro – recentemente inaugurata in pompa magna – è inaccessibile ai disabili. Sarà questo per me, nei prossimi mesi, uno dei temi di maggiore interesse. Lo spirito di In Movimento per Vico mi ha subito entusiasmato: fare uscire dalla “tana” tanti ragazzi, pieni di spirito costruttivo e di competenze, che vogliono lavorare per di una Vico diversa. Fare politica è metterci la faccia: proprio come ha fatto il nostro candidato Aldo Starace, in barba a ogni calcolo e opportunismo politico, accettando una sfida difficile nel momento più difficile. Ho deciso allora di esserci anche io, perché esserci è molto più utile di stare a guardare. E anche perché, un po' di tempo fa, ho letto in un romanzo una frase che mi ossessiona: “chi non crea non può fare a meno di distruggere” (Fahrenheit 451, Ray Bradbury)

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