mercoledì 4 maggio 2011

Confronti diretti la grande fuga dei candidati

Di Umberto Celentano da il Mattino

Vico Equense - Dopo un inizio in sordina della campagna elettorale, più che altro sul web, si movimenta la contesa tra i tre candidati a sindaco con i loro rispettivi schieramenti. Nelle ultime ore con la stampa delle schede facsimile la promozione delle candidature al ruolo di consigliere comunale è entrata nella fase cruciale mobilitando i 147 candidati di dieci liste. Nel frattempo, mentre si preannunciano anche pubblici comizi per gli ultimi giorni della campagna elettorale, proseguono da parte dei tre candidati a sindaco incontri mirati con gli elettori sia nel centro urbano che nelle frazioni. Manca però un momento di dibattito a tre voci tra Gennaro Cinque, Giuseppe Dilengite ed Aldo Starace. Un’ipotesi difficilmente realizzabile, vista la nota ritrosia del primo cittadino uscente ad dar vita a confronti dialettici. Ciò nonostante una richiesta ufficiale in tal senso, protocollata al Comune, sia venuta da Aldo Starace, leader del centro sinistra, unitamente a Giuseppe Dilengite candidato sindaco di «Forza del Sud» e di una civica. «Soltanto attraverso il confronto tra i candidati i cittadini potranno capire le reali intenzioni degli aspiranti sindaci - chiarisce Starace – con gli elettori che hanno il diritto di essere informati a 360 gradi sui futuri scenari. Il confronto è una forma di democrazia – spiega - e negarlo significherebbe rinnegarla, privando così i cittadini del diritto di avere una visione chiara e completa delle politiche future relative alla loro realtà».



Lo stesso candidato del centro sinistra poi sottolinea i criteri di conduzione del Comune di Vico Equense: «È una gestione border line, se non oltre, con sprezzo delle procedure e della trasparenza, con un ricorso costante a ben noti trucchi da furbetti del municipio. Ho fatto delle accuse precise alle quali il sindaco uscente non ha dato risposte che entrassero nel merito. Un caso eclatante, ad esempio, è quello dei lavori della fogna da Faito a Moiano». A sua volta Dilengite con la brochure intitolata «Il Grande Bluff» contesta i risultati conseguiti dall’amministrazione Cinque. Nella pubblicazione figurano vari frontespizi di delibere approvate tra gli anni 2001-04, anni in cui è stato sindaco: «Gli sbandierati risultati del sindaco del fare – afferma Dilengite – documenti alla mano sono dovuti ad atti amministrativi relativi al mio periodo di guida dell’ente locale». Nello schieramento pro Dilengite figura anche l’ex assessore all’ambiente Giuseppe Cioffi, il quale con un opuscolo rivendica il proprio ruolo nei virtuosi risultati conseguiti nella raccolta differenziata, ora vanto dell’attuale amministrazione. A tutto ciò Gennaro Cinque così replica: «Forse qualcuno rimarrà deluso, ma non mi vedrete, come ho sempre detto, discorrere tutto il giorno nelle piazze come altri fanno. La mia squadra – afferma Cinque - non attua la politica delle parole al vento, ma quella del fare. In questa campagna elettorale non ho mai smesso di fare il sindaco con chiusura di cantieri importanti, come quello di San Ciro, e se ne sono aperti altri, molti altri nelle frazioni tra cui quello dell’ampliamento della scuola di Arola attesa da 18 anni».

2 commenti:

le invasioni barbariche ha detto...

la chiusura di un cantiere importante sarebbe la costruzione di una scala? Tutto qua? E' una ben misera cosa, o no?

SERGIO ha detto...

"Caro Sindaco" sono passate 3 settimane dall'inchiesta della Procura di Torre Annunziata sui lavori di via Antignano, via Cirignano e R.Bosco cosa ne pensi di ciò???????