lunedì 23 maggio 2011

De Magistris gela il Pd, Lettieri cerca i centristi

Fonte: di Conchita Sannino da la Repubblica Napoli

«Un accordo per dare il vicesindaco al Pd? È falso, non ci sarà alcun vertice tra segretari di partiti a suggerirmi le cose da fare. La giunta, i nomi delle donne e degli uomini autorevoli che governeranno con me, li decide solo Luigi de Magistris». Punta sull’estrema personalizzazione l’ultimo tratto di battaglia dell’europarlamentare dell’Idv, che, pur in assenza di apparentamenti formali, godrà dell’appoggio di una larga parte del Pd e dei maggiori referenti del Terzo polo. Proprio nel campo dei centristi, non a caso, si scatena l’ultima caccia del suo avversario Pdl, Gianni Lettieri. Che ieri ha ingaggiato l’ennesimo confronto-scontro con de Magistris di fronte alle domande di Lucia Annunziata, su Raitre. È il contesto in cui i duellanti esprimono posizioni opposte sul tema dei rifiuti: per de Magistris, «niente soldi in più e niente inceneritore a Napoli, solo raccolta differenziata estesa a tutto il territorio», mentre Lettieri ricorda che occorrono «91 milioni e oltre 1000 persone».



Lo stesso Lettieri, per la prima volta, muta strategia e prova a smarcarsi da Nicola Cosentino, il leader regionale gravato da sospetti di camorra, sul quale continua a concentrarsi l’offensiva di de Magistris. «Esiste la presunzione di innocenza. Ma se Cosentino sarà condannato – dice Lettieri – noi lo condanneremo due volte. Perché è un uomo pubblico e ha nascosto qualcosa; e perché non si è fatto da parte». L’ex presidente dell’Unione degli Industriali lancia anche la sfida «Io scelgo di scegliere», vera e propria campagna contro l’equidistanza. Ogni giorno, lo staff dell’imprenditore rende noti nomi e cognomi di consiglieri e dirigenti del Terzo polo (soprattutto dell’Udc) che si schierano con dichiarazioni ufficiali al fianco del candidato Pdl. L’ultima domenica operativa, prima del voto, è falcidiata dal caldo tropicale eppure gremita di partecipazione. Due bagni di folla, in particolare, per de Magistris. Sotto l’afa di mezzogiorno, oltre mille persone invadono il cinema Metropolitan (sarà necessario cambiare sala per due volte) per raccogliere l’invito a sostenere l’ex pm lanciato da Umberto Ranieri, ex parlamentare Pd, sconfitto alle primarie dei veleni dal bassoliniano Andrea Cozzolino. Si tratta della “benedizione” della Napoli borghese per l’europarlamentare Idv. Ma Ranieri, criticato nell’area dei vecchi miglioristi per questa sua adesione all’ascesa di de Magistris, spiega dal palco: «Quello che ci unisce è costruire le condizioni perché si apra un nuovo corso nella città. Il Pd non chiede né posti, né posizioni di potere». Carta bianca, gli dice dunque una parte dei democratici. Chiedendo però, come sottolinea Ranieri, «la serietà e l’impegno nell’attività dell’amministrazione comunale, senza indulgere a propagandismi, parlando ai napoletani e dicendo loro la verità. Cioè: come stanno le cose e come sia complesso affrontarle». A sera, una piazza Dante gremita di giovani si stringe intorno a Roberto Vecchioni, che incita de Magistris. In cinquemila intonano “Bella ciao”, fiammelle accese e t-shirt color arancio. Vecchioni legge brani dal discorso di Pericle agli ateniesi sulla democrazia e conclude: «Tutto questo, Berlusconi non lo sa». La piazza esplode.

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