mercoledì 18 maggio 2011

De Magistris: sugli apparentamenti decido io. Niente comizi con Bassolino o Cozzolino

Dice ‘no’ ad apparentamenti formali perché, spiega, devono essere “sostanziali”. Luigi de Magistris, candidato sindaco di Napoli di Idv e Federazione della sinistra, lo ribadisce in vista del ballottaggio che lo vedrà sfidare, tra due settimane, Gianni Lettieri, candidato del centrodestra, del quale l’ex pm non fa mai il nome inconferenza stampa e lo definisce “il prestanome di Cosentino”.”Apparentarsi solo per mettere un bollino o un marchio vicino al mio nome o per spostare pacchetti di voti – afferma – porterebbe a un’operazione algebrica tipica della vecchiapolitica”. In più, aggiunge, dopo i risultati di ieri, “i dirigenti dei partiti che sono capaci e illuminati non possono non comprendere il segnale di cambiamento arrivato dai cittadini napoletani”. Poi spiega che per apparentamento sostanziale intende dialogo, confronto sui programmi. “Io ne ho uno che può essere migliorato – dice – ma non è negoziabile, soprattutto non lo è al ribasso”. In ogni caso, “l’ultima parola spetta a me, al candidato sindaco”. I suoi elettori, continua, quelli “che hanno dimostrato entusiasmo e fiducia”, trasformando lo scoramento per la politica in “mobilitazione”, “non capirebbero un mio comizio insieme ad Andrea Cozzolino”. E questo nonostante l’europarlamentare bassoliniano abbia fatto sapere di essere pronto ad appoggiarlo. “Il punto è che de Magistris non è interessato a dividere un palco con lui”, asserisce parlando di sè. Parole di apprezzamento, il candidato “senza partiti” ne ha avute per Pasquino, candidato del Terzo Polo, e per Mario Morcone, “nonostante rappresentasse la continuità con il governo di centrosinistra” finora al governo della città e della Regione. “Si chiude un ciclo, quello bassoliniano -aggiunge – e per aprirne uno nuovo, all’insegna appunto del cambiamento, bisogna discutere di programmi”. Con il Terzo Polo, assicura, si continuerà a parlare anche perché “chi non vuole l’oligopolio del partito della spesa pubblica avràdifficoltà ad appoggiarlo”. Su De Mita il quale ha fatto sapere che l’Udc non andrà né con Lettieri né con de Magistris, risponde: “Per fortuna De Mita dice cosi”. “Sono io – conclude – che non ho intenzione di apparentarmi con lui”. (Ansa)

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