venerdì 13 maggio 2011

Disservizi idrici protesta dei Sindaci della penisola

Sorrento - "Ancora una volta siamo costretti a registrare un fenomeno vergognoso in una realtà civile degna di questo nome. Larga parte dei territori della penisola sorrentina, infatti, sono nuovamente rimasti privi dei servizi di erogazione idrica per effetto di disguidi e disservizi". Inizia così il testo della lettera inviata all'assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano e al prefetto di Napoli, Andrea de Martino, dai sindaci di Massa Lubrense, Leone Gargiulo, Sorrento, Giuseppe Cuomo, Sant'Agnello, Gian Michele Orlando e Piano di Sorrento, Giovanni Ruggiero. "Tutto ciò è sintomo di in una gestione dissennata ed improntata a criteri di approssimazione che non si giustificano in alcun modo - prosegue il documento - A maggior ragione se si considerano le salate tariffe imposte all’utenza. Non è tollerabile che una realtà come la penisola sorrentina sia costretta a ritrovarsi in situazioni più degne di ambienti del terzo mondo che non a contesti evoluti e frequentati da milioni di turisti provenienti da ogni angolo del pianeta". Per i primi cittadini, il reiterarsi di fenomeni di interruzione dell’erogazione dell’acqua, così come la loro imprevedibilità e l’incertezza dei tempi di risoluzione dei problemi, "confermano la sensazione che si continuino a trascurare le pessime condizioni degli impianti e si pongano in essere gravi omissioni". "Siamo al cospetto di fenomeni di sciatta gestione che, peraltro, risultano gravemente lesivi degli interessi e dei diritti del nostro territorio - si legge ancora - Ritenendo che il servizio idrico non possa essere curato con tali margini di approssimazione e con una inaccettabile aleatorietà chiediamo che si voglia intervenire con la massima urgenza per verificare se sia opportuno disporre ogni più ampio intervento ed adottare qualsivoglia provvedimento volto a sottrarre la penisola sorrentina dagli effetti di tanta incapacità. Con ciò non esclusi quelli che, eventualmente, dovessero vedere interessata anche la Gori qualora ritenuta responsabile dei problemi riscontrati. Riservandoci ogni più ampio diritto a tutela degli interessi collettivi, ci riserviamo la possibilità di esperire anche azioni risarcitorie in favore delle nostre città". (Fonte: Ago Press)

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