giovedì 5 maggio 2011

Il sindaco Gennaro Cinque affida i lavori pubblici a un suo candidato

Di Fabrizio Geremicca da il Corriere del Mezzogiorno

Vico Equense - Lavori pubblici ed elezioni amministrative: a Vico Equense è polemica. Nel mirino dell’opposizione di centrosinistra due provvedimenti con i quali la giunta, guidata dal sindaco uscente Gennaro Cinque, che si ricandida, ha affidato senza bando di gara ad una impresa due interventi sul Monte Faito. La ditta in questione si chiama “Rep Costruzioni” ed è una società in accomandata semplice. Il socio accomandante, titolare di una quota di 20000 euro è Angelo Caso e si propone al consiglio comunale con una lista civica che sostiene Cinque. Sotto i riflettori finiscono in particolare il provvedimento del servizio del territorio del 22 marzo 2011 e la determina numero 96 del 14 aprile 2011. Il primo autorizza con somma urgenza la Rep a realizzare un tratto fognario su Monte Faito. L’importo stimato per l’intervento è pari a 198488 euro, oltre iva. La scelta dell’impresa è giustificata “in quanto la stessa è quella risultata immediatamente disponibile ad eseguire l’intervento con manodopera, attrezzature e mezzi idonei”.



Tre settimane più tardi, ecco la determina che affida alla Rep anche l’interramento di cavidotti e pozzetti di ispezione sul Faito, in previsione dell’estensione della copertura del sistema di videosorveglianza. Importo stimato dei lavori: 29371 euro. Recita il provvedimento: “E’ opportuno affidare l’intervento alla Rep onde evitare l’aumento dei rischi di infortunio per la compresenza sullo stesso cantiere di due diverse ditte con lavorazioni sovrapponibili”. Motivazioni che non convincono Aldo Starace, avvocato amministrativista e candidato a sindaco del centrosinistra. In particolare denuncia: “con 198.488 non si possono fare 5.100 metri di fogna ogni metro lineare costa da 100 a 200 euro. Perché dunque si è prevista quella cifra? Perché se si fossero superato i 200000 euro la giunta sarebbe stata costretta ad affidare i lavori tramite gara e non avrebbe potuto assegnarli all’impresa del sostenitore del sindaco”. La stessa, ricorda, “alla quale un anno fa l’amministrazione aveva già aggiudicato illegalmente l’ampliamento della scuola di Arola, una frazione di Vico. Quella gara è stata poi annullata dal Tar e dal Consiglio di Stato”. Starace contesta anche la determina 96 di metà aprile: “guada caso anche in questo caso si ci è mantenuti al di sotto della soglia – 30000 euro – superata la quale, stando al regolamento del Comune, non sarebbe stato possibile l’affidamento diretto”. Né sostiene che quelli riferiti al faito sono gli unici atti discutibili della giunta Cinque. In una lettera indirizzata al revisore dei conti segnala, tra l’altro: “il continuo ricorso all’affidamento diretto di appalti e all’acquisto diretto di forniture , in mancanza dell’obbligatoria comparazione di più offerte e senza che il responsabile del servizio abbia attestato la congruità dei prezzi”. Angelo Caso, imprenditore candidato, non replica. Il sindaco Cinque, invece, controbatte: “le cifre indicate dall’opposizione per i lavori fognari sono errate perché non tengono conto della convenzione stipulata il 22 marzo, in cui la Gori si impegna a corrispondere al Comune di Vico Equense un contributo di 300000 euro. I miei avversari farebbero bene a impostare la campagna elettorale su proposte concrete, piuttosto che vedere del marcio ovunque”. Il caso giunge al termine di una campagna elettorale in cui si è molto discusso su temi ambientali. Il paesaggio vicano è sotto attacco: parcheggi interrati su alcuni dei quali indaga la Procura di Torre Annunziata e abusi edilizi. Tra le zone più minacciate, le colline, feudo elettorale di Cinque e il vallone di Seiano. Dove hanno denunciato recentemente i Verdi Ambiente e Società e il consigliere comunale del Pd Pasquale Cardone, è tra l’altro in costruzione un viadotto. Piloni di cemento al posto degli ulivi. Una strada al servizio del costruendo depuratore, secondo il progetto. Piace al sindaco Cinque. Il suo principale rivale, Starace, ha garantito che la farà demolire se sarà eletto”.

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