martedì 26 luglio 2011

Sorrento, si candidò alle elezioni in due liste: a processo

Sorrento - Febbraio 2010, Giosuè Cappiello, elettricista di Sorrento, compare come candidato al consiglio comunale in due liste contemporaneamente: Partito democratico e Nuovo Psi. Il risultato dell’urna non gli sorride: zero voti. Ma quello delle cifre è un altro discorso. Il sorrentino è finito nei guai perchè il suo nome non poteva figurare in due liste. Ora dovrà affrontare un processo per falsità ideologica. Sarà assistito dall’avvocato penalista Salvatore Miccio che, fin dal primo momento, ha tentato di dimostrare la buona fede del suo assistito. La prima lista in cui compare la firma di Giosuè Cappiello è quella del Nuovo Psi. E’ la dichiarazione di accettazione della candidatura alla carica di consigliere comunale che risale al 24 febbraio. Poi firma anche per il Pd - il 25 febbraio - e dichiara di non aver accettato la candidatura per altre liste. Eppure si trova a dover affrontare la competizione elettorale parteggiando per due sindaci. Il suo contributo non ha modificato il risultato della tornata: neanche un voto. Ma ora dovrà affrontare una battaglia che si combatterà nelle aule di tribunale. “Il mio assistito - spiega l’avvocato penalista che difende Cappiello - è un onesto e umile elettricista. Fin dal primo colloquio mi ha riferito che non sapeva di sottoscrivere una candidatura. Nono conosce le leggi in materia e non mastica politica. E in aula vogliamo dimostrare proprio la sua buona fede. Purtroppo - continua Salvatore Miccio - l’Italia è un paese che sta andando a rotoli e non solo per la politica. E proprio per questo vorrei ricordare le parole di Sant’Agostino. “Voi pensate: i tempi sono cattivi, i tempi sono pesanti, i tempi sono difficili. Vivete bene e muterete i tempi”. (Fonte: Fabio Orecchiuto da Metropolis Web)

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